Che in Italia ci sia aperta e sul tavolo una questione infermieristica è ormai evidente ad ogni professionista
C’è un grande dibattito all’interno della professione su queste tematiche e infinite sono le istanze che salgono anche con forza da più parti spesso prendendo spunto dalla prossima tornata contrattuale.
Ma né il mondo sindacale, né tantomeno il governo sembra essere sensibile all’infermieristica, e ai problemi che emergono prepotenti da questo.
Sembrano tutti essere ciechi, sordi e muti eppure la sfera sanitaria e di conseguenza gli infermieri vivono un momento di grande difficoltà, grazie ai tagli lineari e selvaggi, il blocco del turn over, la chiusura di interi ospedali, la corruzione dilagante e tante altre nefandezze hanno messo in grave difficoltà sia gli utenti cittadini che i professionisti.
Governo e sindacati sembrano divenuti un tutt’uno una sorta di alleanza infernale che sembra essere indissolutamente unita contro il benessere dei cittadini e dei professionisti sanitari.
La prima questione è sicuramente di carattere sindacale, ma coinvolge strettamente anche la sfera politica.
Il rinnovo dei CCNL è ormai dal lontano 2015 che la corte costituzionale con la sentenza 178/2015 ha dichiarato illegittimo il blocco della contrattazione imposto dai governi fin dal lontano 2010
Per gli infermieri in particolare stante i rinvii al rinnovo della parte economica del CCNL di fatto questo odioso blocco si protrae dal 2008.
Infatti la sentenza della corte costituzionale pur riconoscendo l’incostituzionalità del provvedimento nega una qualsivoglia forma di rivalsa per il periodo 2010/2015 come se la norma divenisse incostituzionale solamente alla data della sentenza e non lo fosse già pure prima fornendo al governo un risparmio nei fatti di almeno 35 miliardi.
Dopo due anni pare che finalmente si aprano i tavoli di trattativa, ma ancora manca la copertura finanziaria per questa dovremo aspettare la prossima legge di bilancio; inoltre la base da cui si parte come noto è di 85 euro lordi (in media) che equivale ad un piccolo contentino.
Questo per noi professionisti della salute suona come un inaccettabile insulto dopo i miliardi di euro che sono stati risparmiati sulla sanità anche e sopratutto grazie ai sacrifici e alla abnegazione degli infermieri.
Infermieri sottoposti a continuo sfruttamento, demansionamento, precarietà selvaggia ed esserci trovati a sopperire con turni massacranti e straordinario a tutte le carenze di organici asfittici.
Gli infermieri non ci stanno.
Da questo rinnovo contrattuale gli infermieri si aspettano:
- aumenti salariali medi di almeno 300/500 euro mensili lordi progressivamente alle competenze avanzate (base, esperto, specialista);
- osservatorio nazionale sul demansionamento infermieristico;
- affrontare il problema delle competenze avanzate in modo organico ed includente per tutti;
- porre le basi affinché dalla prossima contrattazione siano scorporati dal comparto e collocati nella dirigenza esattamente come i colleghi medici;
- straordinario adeguatamente ed obbligatoriamente retribuito come deterrente per le aziende al suo utilizzo selvaggio;
- rispetto delle normative sulla turnistica;
- pagamento sin dalla firma del contratto di tutti gli arretrati, fino all’ultimo euro, dovuti dal giorno della sentenza della corte costituzionale 178/2015;
- dedicare obbligatoriamente una parte dell’orario di lavoro alla formazione ed aggiornamento;
- modelli organizzativi moderni ed efficaci in grado di far riappropriare i professionisti infermieri del tempo e della gestione del tempo di cura necessario ad ogni utente basta con i modelli stile catena di montaggio;
- valorizzazione della figura professionale all’interno delle aziende sanitarie.
Cari sindacati questo deve contenere il prossimo venturo CCNL; per noi è giunto il momento di dire ADESSO BASTA.
Naturalmente ne abbiamo anche per il governo presente e futuro qualunque esso sia a questo punto deve per prima cosa trovare i fondi necessari per il rinnovo del nostro CCNL alle condizioni sopra citate questo sarebbe un primo dovuto passo per poter iniziare a ragionare questa volta sul serio PERCHE’ VOGLIAMO FATTI E NON CHIACHIERE sul sistema sanitario.
Noi infermieri abbiamo contribuito a mantenere in piedi un sistema sanitario in dissoluzione.
Abbiamo comunque garantito agli utenti la nostra professionalità e il nostro impegno; ed è grazie a questo spirito di abnegazione che abbiamo una sanità ancora efficiente con punte di elevata eccellenza.
Dal governo vogliamo:
- i fondi necessari al rinnovo del CCNL;
- trasformazione dei collegi in ordini professionali;
- una effettiva responsabilità sulla gestione del SSN e delle sue articolazioni SSR che uniformi gli standard assistenziali in tutto il territorio nazionale i LEA. Ogni cittadino deve avere la stessa assistenza su tutto il territorio nazionale, con investimenti adeguati, e la regia deve essere nazionale;
- implementazione dell’infermieristica di famiglia;
- assunzioni di infermieri per coprire le attuali esigenze ed implementare l’infermieristica di famiglia (ricordiamo che Italia siamo ad una media pazienti infermieri di 12/1 con punte di 18/1 e con una età media prossima ai 50 anni)
- nell’ottica di indispensabili assunzioni stabilizzazione di tutti i precari che o direttamente o indirettamente (tramite aziende varie e coop anche a partita iva) abbiano lavorato per almeno un anno per le ASL e/o ospedali;
- assunzioni di personale di supporto atte a garantire la presenza adeguata in ogni turno ed in ogni servizio per porre definitivamente fine all’odioso problema del demansionamento degli infermieri.
Queste sono i punti da affrontare e risolvere per poter mettere mano alla questione infermieristica in Italia.
Certamente non potremo vedere risultati concreti dall’oggi al domani, ma una cosa è certa: ogni aspetto è strettamente legato all’altro e tutti insieme sono strettamente legati alla politica sanitaria del paese che corrisponde ai giusti e legittimi interessi degli infermieri e dei cittadini/utenti.
Sindacati e governo sappiatelo: per noi questi sono obiettivi irrinunciabili e dopo aver dato tutto il possibile è giunto il momento di fare i conti con la questione infermieristica.
Angelo De Angelis
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