Tutte le condotte sono state sigillate per evitare il rischio di epidemia.
Legionella nelle tubature dell’ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco. Anche in quelle che alimentano i rubinetti dei lavandini e delle vasche delle sale parto, destinati al bagnetto dei bimbi appena nati, oltre che della nuova camera postoperatoria del reparto di Oculistica, mai entrata in funzione proprio a causa del pericolo di contaminazione, nonostante sia stata inaugurata ormai da più di tre mesi. Per evitare il rischio di epidemie tutte le condotte dove sono state riscontrare concentrazioni eccessive del temibile batterio sono state sigillate, mentre i relativi rubinetti sono stati chiusi, con tanto di cartelli che avvisano di non utilizzarli.
Dai vertici della sanità pubblica provinciale, però, cercano di minimizzare e tranquillizzare degenti e pazienti. “La rete idrica delle nostre strutture è monitorata con cadenza mensile, come previsto dalla normativa nazionale – spiegano dalla direzione sanitaria dell’Asst -. Il piano prevede controlli a campione, che nel corso dell’anno coprono l’intera rete ospedaliera. Vengono controllate tutte le tubazioni, con particolare attenzione alle docce e ai rubinetti dei lavandini, dove più spesso si può annidare il batterio, se l’utilizzo è ridotto. In casi di valori positivi si procede al flussaggio, cioè allo scorrimento abbondante dell’acqua”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Il Giorno
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