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“L’assistenza infermieristica nel sistema trentino”: firmato il patto tra Opi e Provincia

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"L'assistenza infermieristica nel sistema trentino": firmato il patto tra Opi e Provincia
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Il presdiedente dell’Ordine, Daniel Pedrotti: “Si punta su crescita e valorizzazione”. L’assessore Stefania Segnana: “Occasione importante”.

È stato sottoscritto ieri, 17 maggio, nella sede di Opi Trentino, il patto “L’assistenza infermieristica nel sistema trentino” con la Provincia autonoma di Trento (presente l’assessore Stefania Segnana), finalizzato a garantire una maggiore valorizzazione della professione infermieristica, nonché un investimento sulla formazione universitaria e continua e l’istituzione di un tavolo di confronto tra le parti presso l’assessorato competente. Presente anche la direttrice provinciale Franca Bellotti (Ufficio Formazione e sviluppo delle risorse umane).

Si è trattato di un momento rilevante per il mondo sanitario trentino (la firma ufficiale del patto è avvenuta nella sede dell’Opi, un fatto simbolicamente importante), che ha suggellato un percorso iniziato con la presentazione del documento svoltasi nel mese di dicembre 2021, il successivo momento di confronto dello scorso 28 aprile e la condivisione delle linee di politica professionale presentate nell’ultima assemblea del 12 maggio 2022.

Di seguito i punti principali previsti dal patto sottoscritto tra Opi e Provincia autonoma di Trento.

  1. Porre particolare attenzione alla professione infermieristica, con azioni di politica sanitaria mirate a valorizzarla, migliorandone l’attrattività.
  2. Sostegno alle dotazioni infermieristiche nei vari contesti di cura, alla luce dell’evoluzione dei bisogni di salute dei cittadini e della necessità di modelli professionali innovativi, considerando l’avanzamento delle competenze e dell’autonomia degli infermieri.
  3. Investire nella formazione universitaria e continua per mantenere standard formativi di qualità, potenziando, in coerenza con il fabbisogno, il numero di studenti del corso di laurea in Infermieristica e sviluppando negli infermieri competenze specialistiche attraverso il proseguimento nella realizzazione di percorsi post-lauream di alto livello.
  4. Istituire un tavolo di lavoro presso l’assessorato competente, finalizzato a definire proposte per la valorizzazione della professione infermieristica nelle aree della clinica, della formazione e dell’organizzazione, con l’introduzione nel Sistema sanitario provinciale di modelli professionali e organizzativi innovativi che valorizzino un approccio interprofessionale. Il Tavolo potrà coinvolgere, in relazione alle tematiche affrontate, anche referenti di altri Ordini professionali ed enti e/o soggetti del panorama sanitario locale.

Queste le parole del presidente dell’OPI Trentino, Daniel Pedrotti, una volta terminato l’incontro e firmato il documento, fortemente condiviso da tutto il consiglio direttivo: “Oggi è stato sottoscritto un patto importante per la professione infermieristica in provincia di Trento, che impegna l’assessorato ad aprire le porte alla crescita e valorizzazione della nostra professione. Il patto prevede azioni finalizzate a garantire un continuo miglioramento della qualità delle cure ai cittadini, aumentando l’attrattività della professione infermieristica, nonché a investire sulla formazione universitaria e continua. Gli infermieri trentini sono una colonna portante del Sistema sanitario provinciale: è necessario pertanto un cambio di paradigma. La professione infermieristica deve fare un balzo in avanti, riappropriarsi della sua specificità e della sua specializzazione all’interno di modelli organizzativi innovativi basati su una reale interprofessionalità, uscendo da vecchi modelli e da gerarchie obsolete. È necessario che emerga sempre più il suo carattere di professione intellettuale e la sua capacità di aumentare esponenzialmente la qualità dell’assistenza. Oggi come mai prima l’infermieristica ha la necessità di differenziarsi e specializzarsi, avendo raggiunto livelli diversi di competenze e abilitazioni che ora devono essere riconosciuti dal punto di vista giuridico e remunerati coerentemente alle responsabilità assunte”.

E ancora: “Questo patto e il tavolo di lavoro istituito sono gli strumenti per perseguire, congiuntamente con gli altri stakeholder, questi importanti e urgenti obiettivi, definendo e condividendo priorità e modalità. In coerenza con il Pnrr, una delle priorità è di investire sul territorio, potenziando l’assistenza infermieristica territoriale, introducendo l’infermiere di famiglia e comunità e strutture a gestione infermieristica. Altra priorità è quella di istituire una Direzione provinciale per le Professioni sanitarie a supporto delle politiche sanitarie nella nostra Provincia. Ringraziamo l’assessore Stefania Segnana per questa comune visione di intenti e per gli impegni a favore della valorizzazione della professione infermieristica, che sosterremo quotidianamente per realizzare un sistema che presidi la qualità delle cure e dell’assistenza ai cittadini”.

A seguire, l’intervento dell’assessore Stefania Segnana: “Un importante occasione per valorizzare la professione infermieristica nel percorso di crescita della sanità trentina, sostenendo le dotazioni infermieristiche nei vari ambiti di cura (ospedale, territorio, Rsa), assieme alla crescita professionale, all’accrescimento delle competenze, all’accesso alla formazione universitaria e molti altri elementi utili. A partire dall’avvio di un tavolo di lavoro per affrontare le priorità della categoria, realizzando in concreto quanto già condiviso nei precedenti incontri tra l’assessorato provinciale alla Salute, l’Azienda sanitaria e l’Ordine professionale. L’obiettivo generale è quindi consolidare il fondamentale supporto delle professioni infermieristiche in una sanità sempre più territoriale e capace di rispondere all’evoluzione costante dei bisogni di salute dei cittadini trentini. Possiamo lavorare assieme per il giusto riconoscimento della categoria e offrire soluzioni alle sfide attuali del settore: la carenza di professionisti, la ripartenza dal Covid e il carico di lavoro avvertito da tanti operatori”.

Redazione Nurse Times

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