L’Opi Viterbo la pensa diversamente “Per noi la sospensione dell’ordine è un atto in più che non serve a nulla”
La Asl di Viterbo avvia la sospensione di 19 gli infermieri per non essersi vaccinati contro il Covid. Tuttavia il 70% di loro ha già risolto in qualche modo: o accettando il cambio delle mansioni, trasferendosi nei servizi che non sono più a contatto con il pubblico, oppure completando il ciclo vaccinale e ottenere il green pass.
“Stiamo parlando ormai di 5-6 persone che hanno deciso di confrontarsi, alcuni anche con azioni legali, con la Asl. Il resto dei casi è rientrato”, spiega Mario Curzi presidente dell’Opi di Viterbo.
L’ordine, come aveva già anticipato a fine luglio proprio dal Corriere di Viterbo e da noi ripreso (Vedi nursetimes.org) lo stesso presidente Curzi, non aveva sospeso i colleghi che sono stati sottoposti ai provvedimenti della Asl non in regola con l’obbligo vaccinale come invece previsto dal DL 44/2021 convertito con L. 76/2021.
La legge 76/21, difatti, prevede “la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implichino contatti interpersonali o comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2. La sospensione manterrà l’efficacia fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021”.
Per quanto riguardano gli adempimenti dell’OPI, la legge prevede appunto la loro sospensione.
Secondo l’OPI di Viterbo e il suo presidente, gli infermieri erano stati già puniti dalla Asl con la sospensione e un provvedimento analogo da parte dell’ordine avrebbe comportato anche l’impossibilità di portare avanti altre attività non a rischio contagio come può essere, per esempio, quella dell’attività ne scientifica e di studio.
Una posizione, che non sarà piaciuta alla FNOPI. Lo stesso Curzi aveva ribadito la posizione dell’Opi Viterbo “Abbiamo avuto un primo confronto con gli organismi nazionali e come infermieri di Viterbo abbiamo tenuto il punto. Per noi la sospensione dell’ordine è un atto in più che non serve a nulla. In ogni caso difenderemo queste ragioni anche durante un nuovo confronto che è in programma prima della fine del mese. Va sottolineato che la mia non è una posizione personale. Ogni mia decisione è infatti collegiale, la decide il consiglio direttivo degli infermieri di Viterbo che condivide questa posizione”.
FNOPI? Attendiamo….
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere di Viterbo
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