L’intervista rilasciata da un’infermiera in attesa di andare in pensione ai microfoni di Rete 4 ha fatto riflettere molti italiani in merito alle condizioni del servizio sanitario nazionale e dei suoi operatori
Nel video andato in onda durante la trasmissione “Stasera Italia”, la professionista ha raccontato il suo desiderio di andare in pensione.
“Io sono arrivata a 103, quindi mi piacerebbe andare in pensione un po’ prima. Anche perché il lavoro dell’infermiere è un lavoro usurante. Ci sono le notti, ci sono le festività, il carico dei pazienti. Arrivati a una certa età non è semplice.”
Amalia è infermiera presso l’ospedale “Renzetti” di Lanciano, ha 64 anni compiuti e 39 anni di contributi versati. Sogna di andare in pensione il prima possibile. “Abbiamo anche problemi fisici, arrivati a una certa età. Per noi donne lavoratrici, oltre al lavoro fuori casa, c’è anche quello dentro casa.
Lavora da molti anni presso l’unità operativa di chirurgia generale.
“Il lavoro mi piace, però si arriva a un punto della vita in cui bisogna dire basta”.
La misura proposta dal governo gialloverde, attraverso la quale sarà possibile ritirarsi a 62 anni di età e 38 di contributi potrebbe costare molto cara ad Amalia e a molti altri dipendenti nelle sue stesse condizioni. Ma l’infermiera, pur di poter andare in pensione anticipatamente, sarebbe disposta anche a rinunciare a parte delle sue entrate economiche.
“Andrei a perdere 1.500 euro l’anno. Nonostante questo, andrei lo stesso, perché mi voglio riposare.”
Con la legge Fornero invece, la donna dovrebbe continuare a lavorare per altri 3 anni, ottenendo però un assegno più sostanzioso.
“Andrei in pensione tra 3 anni, cioè nel 2021. Con 67 anni di età e 42 di contributi, mi spererebbe lo stesso stipendio che prendo adesso, cioè intorno ai 1.300 euro. Ho le spalle che mi fanno male e tanti lavori non li posso fare. Per me, il superamento della quota 100 e della Legge Fornero, sarebbe una soluzione.”
Attenderemo con ansia lo sviluppo della situazione che interessa da vicino migliaia di lavoratori italiani.
Simone Gussoni
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