Quello dell’Organizzazione mondiale della sanità è un avvertimento che riguarda l’attuale situazione post-emergenziale da coronavirus. La storia sembra voler insegnare: il calo dei contagi non va sottovalutato. Si ricorda, allora, l’epidemia di Spagnola esattamente un secolo fa. “La Spagnola andò giù in estate, poi riprese ferocemente a settembre” ammonisce l’Oms.
Sono passati, per la precisione, 102 anni fa. Dopo una tragica epidemia in innverno e primavera, l’estate registrò una diminuzione dei contagi non indifferente. Tuttavia, in autunno l’epidemia tornò. Non solo, fu decisamente più mortale di prima. Provocò decine di milioni di vittime in un mondo che allora contava 2 miliardi di abitanti.
Ranieri Guerra, vicedirettore delle iniziative strategiche dell’Organizzazione mondiale della salute, ha parlato in un’intervista dell’andamento dell’epidemia di oggi dicendo che “è previsto e prevedibile. La Spagnola ebbe un’evoluzione dello stesso tipo: andò giù in estate per riprendersi ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata. è quello che dobbiamo evitare”.
Intanto si crea la polemica: non tutti pensano sia giusto paragonare Spagnola e Coronavirus. Chi difende questa idea afferma che l’attuale pandemia è causata da un virus differente rispetto a quello di un secolo fa. Questa è la prima fondamentale distinzione: mixovirus e coronavirus sono due famiglie di virus molto diverse tra loro per caratteristiche, trasmissibilità, tassi di attacco e letalità.
“L’Italia è pronta per vaccinare il 100% della popolazione contro l’influenza, secondo le indicazioni fornite dal ministero della Salute”, ha detto Guerra. Ora si aspetta il vaccino contro il Covid-19.
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