Riceviamo e pubblichiamo la rettifica della dottoressa Valerio Gilestro in merito agli articoli del 19 agosto 2017 «La coordinatrice del Cdl in infermieristica del San Giovanni Battista non iscritta all’albo Ipasvi» e articolo del 23 agosto 2017 «San Giovanni Battista, Di Cintio “Negli anni passati Gilestro ha coadiuvato la sottoscritta nello svolgimento dell’incarico di tirocinio clinico”» pubblicati su Nurse Times
Mi trovo costretta a rispondere alle gravissime accuse rivolte nei miei confronti e a rettificare quanto infondatamente riportato sul giornale online Nurse Times (di seguito la “Rivista”), con i due articoli del 19 agosto 2017 «La coordinatrice del Cdl in infermieristica del San Giovanni Battista non iscritta all’albo Ipasvi» e del 23 agosto 2017 «San Giovanni Battista, Di Cintio “Negli anni passati Gilestro ha coadiuvato la sottoscritta nello svolgimento dell’incarico di tirocinio clinico”» (di seguito gli “Articoli”), nonché con i successivi commenti della Redazione riportati in calce agli Articoli e su alcuni social network (di seguito i “Commenti”). Nei suddetti Articoli e Commenti, la Redazione di questa Rivista ha mosso delle gravissime, oltre che assolutamente infondate, accuse nei confronti della mia persona e del mio lavoro. La notizia, falsa e infondata, mi vede protagonista di una vicenda che ha portato la Redazione ad accusarmi ingiustamente di non essere mai stata iscritta all’albo della Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d’infanzia (“IP.AS.VI.”). Con l’intento di corroborare la notizia mediante “riscontri” documentali, la Redazione ha allegato agli Articoli una schermata del sito web dell’albo dell’IP.AS.VI. attraverso il quale era stata effettuata una sommaria verifica degli iscritti utilizzando la funzione “ricerca albo”. Per un mero disguido amministrativo il sistema non aveva riportato il mio nominativo nell’elenco dei professionisti iscritti all’albo. Limitandosi a tale sommaria e certamente non esaustiva verifica, la Redazione ha ritenuto di poter formulare gravissime accuse nei miei confronti senza neppure interrogarsi sulle numerose possibili ragioni che avrebbero potuto giustificare un esito “negativo” della ricerca effettuata on line. Peraltro, nessuna ulteriore attività preliminare e/o di verifica è stata compiuta nei giorni precedenti alla pubblicazione degli Articoli, non essendosi la Redazione preoccupata di contattare la diretta interessata, né tantomeno l’IP.AS.VI., per ricevere i necessari chiarimenti e/o un’eventuale conferma dell’incerta, nonché diffamatoria ipotesi formulata. L’omessa indicazione del mio nominativo nell’elenco degli iscritti all’albo è, infatti, riconducibile a un semplice disguido amministrativo, dovuto alla mancata contabilizzazione del pagamento, da me regolarmente effettuato nei termini prescritti, della tassa di iscrizione. Evidenzio, quindi, che la mia iscrizione all’albo IP.AS.VI. risulta regolare sin dall’anno 1993, essendo io in possesso di tutti i titoli abilitativi necessari per mantenere lo status di iscritta e per svolgere legittimamente la mia attività lavorativa. Alla luce delle richiamate considerazioni, risulta evidente la falsità e la natura diffamatoria della notizia riportata negli Articoli e nei Commenti, laddove si legge che la scrivente non sarebbe mai stata iscritta all’albo IP.AS.VI. La rilevanza mediatica data agli Articoli è stata ampliata dalla diffusione degli stessi sulle pagine dei social network di Nurse Times e accompagnata da Commenti della stessa Rivista che etichettavano la scrivente come “commessa”, “abusiva” e “soggetta”. Oltre all’inaccettabile mancanza di rispetto dimostrata dalla Redazione nell’attribuire alla mia persona i più fantasiosi epiteti, non ritengo in alcun modo tollerabile la gravissima offesa che ha colpito la mia professionalità e dedizione a un lavoro che ho sempre svolto, e ancora continuo a svolgere, con il massimo impegno. Non solo, ancora più gravi sono le accuse che la Redazione rivolge anche nei confronti dell’Ospedale San Giovanni Battista di Roma, affermando espressamente che la scrivente avrebbe ricoperto il ruolo di coordinatrice del corso di laurea di infermieristica solo perché aiutata da presunte conoscenze. Su questo specifico aspetto sarebbe “interessante” capire quali siano le conoscenze che la Redazione mi associa, considerato che i ruoli di grande prestigio e rilievo che sono arrivata a ricoprire nel tempo sono frutto, come detto, di un duro lavoro e di una lunga gavetta, della quale mi ritengo fiera e orgogliosa. Pur non essendo tenuta, allego di seguito la schermata web del sito IP.AS.VI. dal quale risulta la mia iscrizione all’albo sin dall’anno 1993.
Valeria Gilestro
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