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La Presidente della FNC IPASVI, il Comitato Centrale: storia di un FALLIMENTO

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Perviene a questa Redazione un interessante, inedito e documentato contributo editoriale sull’attività della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI che aiuta, addetti e non addetti a migliori letture. Una sorta di “vademecum” che spiega, con dovizia di particolari tutti i fatti di cronaca e non solo, di cui si è resa protagonista la Presidente Nazionale Silvestro.

Redazionale: elezioni Comitato Centrale Federazione Nazionale Collegi IPASVI triennio 2015 – 2018

14-15-16 marzo 2015 Roma

Apriamo un dibattito nella professione

Il Congresso degli Infermieri – autocelebrazione offuscamento e mistificazione della realtà dei fatti.

Nei giorni 5-6-7 marzo si è svolto a Roma il XVII Congresso della Federazione Nazionale Collegi IPASVI, tranne la Sen. De Biasi, tutti i politici previsti non si sono presentati, per il saluto iniziale si sono avvalsi del presidente della Federazione Nazionale Ordine dei Farmacisti casualmente senatore di Forza Italia!

A seguire, con stupefacente continuità, si terranno le votazioni per il rinnovo del Comitato Centrale e del Collegio dei Revisori dei Conti della stessa Federazione.

E’ facile pensare ad un momento di auto-celebrazione, anche giusta, se rapportata ai successi del passato, sicuramente inadeguata se rapportata alla situazione che si trascina dal 2009 ad oggi.

I fatti possono aiutare a capire meglio la situazione.

In occasione del Consiglio Nazionale del 18/5/2012, la Presidente nazionale presentò (con approvazione) il programma di lavoro per il triennio 2012-2014, con i principi fondamentali di seguito riportati:

  1. Diffondere il paradigma assistenziale infermieristico strutturato sulla centralità della persona e dei suoi bisogni espressi ed inespressi nei processi di cura e di assistenza.
  2. Sostenere il ruolo degli infermieri per la presa in carico e la continuità assistenziale in ospedale, nel territorio e fra ospedale e territorio.

Azioni e risultati:

  • Negli ultimi 5 anni sono stati “falcidiati” 8.500 infermieri (dati ISTAT 2014), nel totale silenzio degli Organi Centrali della Professione.
  • Parallelamente sono state avallate sia “particolari” forme di accesso e condizioni formative albanesi, sia condizioni di ingresso privilegiato nel nostro Paese …. con il coinvolgimento diretto dell’ex Vice Presidente Rocco, mentre i nostri neo-laureati sono costretti a migrazioni estere!

 

  1. Orientare l’assistenza infermieristica nel territorio secondo le logiche dell’assistenza d’iniziativa, dell’infermieristica di famiglia, del case management, dell’integrazione socio sanitaria.

Azioni e risultati:

Il Ministro Balduzzi nel 2012 ha riorganizzato i servizi territoriali, senza prevedere gli infermieri.

  • Nessuna posizione da parte degli Organi Centrali;
  • Nessun indirizzo nei confronti dei Collegi Prov.li;
  • Nessuna azione contro le strutture cooperativistiche/Studi associati (o similari) che forniscono servizi territoriali e domiciliari con remunerazioni che scendono fino a 4 €/ora

 

  1. Sostenere l’organizzazione ospedaliera per complessità assistenziale infermieristica e valorizzare la direzione e il coordinamento infermieristico in tutte le organizzazioni sanitarie pubbliche e private.

Azioni e risultati:

  • Nessun progetto e nessuno studio sulle nuove forme organizzative e clinico-assistenziali;
  • Nessun progetto per la ridefinizione dei criteri per la determinazione delle dotazioni organiche ospedaliere e territoriali (il MAP quanto è costato alla professione? Quali risultati?);
  • Nessun progetto e/o studio per l’individuazione dei relativi ambiti e contesti operativi dove prevedere una funzione dirigenziale infermieristica (ad oggi 9.000 Infermieri in possesso della Laurea Magistrale – fonte MIUR);
  • Nessuna azione sul Governo Nazionale e sui Governi Regionali per la valorizzazione delle figure infermieristiche con funzioni di coordinamento e dirigenziali;

 

  1. Strutturare un network per sostenere e sviluppare la scelta di esercizio libero professionale.

Azioni e risultati:

  • nessun network è stato realizzato.
  • Non si riscontrano invece azioni finalizzate a contrastare le remunerazioni “offensive” di alcune strutture private.
  • In un momento di importante disoccupazione/inoccupazione infermieristica forse agli Infermieri servono altre priorità.
  • Quasi 9 milioni di italiani ricorrono all’infermiere “privato”. La spesa sfiora i 3 miliardi, ma un italiano su due paga in nero (indagine CENSIS)

 

  1. Delineare e strutturare un “luogo virtuale di pensiero” in cui infermieri, filosofi, antropologi, giuristi e cultori di ulteriori discipline possano contribuire all’approfondimento ed allo sviluppo dell’infermieristica nelle sue molteplici manifestazioni professionali.

Azioni e risultati:

  • Un gran bel progetto …. senza alcun seguito!
  • Una bella idea …. rimasta tale!
  • Una possibilità di confronto con i cultori di altre discipline…che non si è realizzata!
  • Una possibilità di crescita disciplinare e professionale…. persa!

 

  1. Perseguire e valorizzare l’autonomia della direzione, della docenza e del tutoraggio infermieristico nei processi di formazione accademica.

Azioni e risultati:

  • Non abbiamo avuto il riconoscimento del settore Disciplinare;
  • L’incremento dei Docenti Universitari nel periodo 1998-2008 è stato pari a 2.279, di cui solo 36 di Area Infermieristica (MIUR)
  • I Docenti di Infermieristica in molte realtà non vengono remunerati;
  • I percorsi formativi necessitano di importanti revisioni;
  • Il “prodotto finito” è troppo diverso rispetto alle reali necessità del sistema;
  • In compenso abbiamo ottenuto di poter chiamare “Direttore di Corso” qualcuno che Direttore non è!!!
  • Silenzio quasi di tutti e comunque fallimento totale!!!

 

  1. Sostenere i percorsi di educazione continua anche attivando e implementando una specifica piattaforma FAD per l’acquisizione, il mantenimento e l’innovazione delle competenze professionali.

Azioni e risultati:

  • La messa a disposizione agli Infermieri di eventi formativi FAD acquistati da ZADIG, realizzati da altri Collegi, in collaborazione con il Ministero della Salute e con la FNOMCeO.

 

  1. Promuovere la ricerca, la sperimentazione, la cultura della valutazione e la diffusione dei dati per lo sviluppo e l’innovazione della disciplina infermieristica.

Azioni e risultati:

  • Non risultano progetti di ricerca promossi dalla Federazione Nazionale Collegi IPASVI (sono presenti progetti di ricerca promossi da altri!);
  • Per quanto riguarda lo sviluppo e l’innovazione della disciplina infermieristica … siamo fermi a lustri fa!!!

 

  1. Mettere a disposizione dell’intera collettività professionale l’accesso ad una banca dati internazionali.

Azioni e risultati:

  • interrotto l’abbonamento con CINAHL(Cumulated Index to Nursing & Allied Health Literature), la più importante banca dati per il nursing e per discipline sanitarie.

 

  1. Mantenere e rafforzare le relazioni con il ministero della Salute e dell’Università, le Istituzioni e con le forze sociali.

 Azioni e risultati:

Sui due Ministeri sarebbe stato importante definire:

  • standard e criteri per l’accreditamento delle strutture formative e per la definizione dei piani formativi;
  • standard e criteri per la selezione dei Docenti;
  • standard e criteri per l’accreditamento delle strutture sanitarie ospedaliere e residenziali, pubbliche e private;
  • standard e criteri per la determinazione delle dotazioni organiche delle strutture sanitarie ospedaliere e residenziali, pubbliche e private, nonché per i servizi domiciliari;
  • una chiara declinazione di ruoli e responsabilità, tenuto conto dei cambiamenti formativi avvenuti, nonché una definizione dei sistemi di comunicazione, collaborazione e interazione professionale e multi-professionale.
  • Niente di niente!!!!!

 

  1. Implementare la collaborazione con l’ENPAPI e con le Associazioni professionali infermieristiche nazionali e internazionali.
  2. Sostenere CIVES e le sue attività.

Azioni e risultati:

Sarebbe interessante conoscere la realtà dei fatti, in particolare:

  • numero di incontri nel triennio;
  • progetti realizzati;
  • costi sostenuti;
  • “ritorni” per la comunità professionale;

 

Senza evidenze (forse escluso CIVES) … nulla è stato fatto! O forse si sono realizzate azioni, ma senza benefici per la comunità professionale.

Oltre a ciò è interessante rendere evidente che nel sistema web hanno a lungo “girato” 10 domande poste alla Presidente Annalisa Silvestro, 13 domande poste all’allora Vice Presidente Gennaro Rocco e 10 domande poste al Tesoriere Franco Vallicella, oltre alle edizioni 1 e 2 del libro bianco edito da NURSIND.

A quelle domande né la Presidente (e Senatrice), né gli altri componenti del CC hanno dato risposte. Ma se nessuno risponde a quelle domande è come se le stesse persone chiamate in causa dichiarassero in maniera chiara e inequivocabile che gli estensori delle domande avevano “messo il dito nella piaga” e avevano visto giusto!

Parallelamente si prende atto di alcuni fatti che hanno pesantemente danneggiato l’immagine della professione e degli infermieri, in particolare:

  • l’attività di “pianista” della Presidente Silvestro nell’ambito della sua attività parlamentare ha inevitabilmente danneggiato l’intera professione;

  • una proposta di legge (mai presa in considerazione in Parlamento) denominata “staffetta generazionale”, pesantemente discutibile e troppo lontana dalle vere necessità di cambiamento per la professione e per gli infermieri;
  • gli annunci trionfalistici sul comma 566 aprono molti interrogativi con ipotetiche nuove competenze a costo zero con rischio di sfruttamento e demansionamento mai discusso prima dalla e con la professione;
  • nessuna parola più sul ddl 1324 che riguarda anche la riforma ordinistica, da novembre impantanato alla Commissione Bilancio del Senato;
  • una evidenza di ruolo importante nell’ambito di una assicurazione professionale e una parallela proposta di legge per l’obbligatorietà dell’assicurazione per tutti gli operatori sanitari (che strana coincidenza!);
  • l’attivazione di una importante quantità di gruppi di lavoro, con il coinvolgimento diretto dei Presidenti di Collegio su specifici progetti, certamente molto onerosi, con risultati al momento scarsamente significativi (NB – si tratta di un riconoscimento di “experties” o di “cooptazione”?);
  • qualche mese fa l’attivazione (molto discutibile … o facilmente comprensibile) di un progetto particolarmente oneroso, con il coinvolgimento di Bocconi, per un qualcosa che è davvero lontano rispetto ai reali problemi degli infermieri!
  • un conflitto di interesse che continua ad essere negato, nonostante la palese esistenza! Anche solo per una questione di opportunità di ETICA PUBBLICA. Al proposito alcuni esponenti di spicco del PD hanno avuto modo di evidenziare “l’imbarazzo e il disagio” all’interno del “Palazzo” relativamente alla ricandidatura della Presidente Senatrice Silvestro alla guida dell’IPASVI …. figuriamoci nella massa degli Infermieri!!

Fallimento totale, nessuna dignità, né rispetto, nei confronti degli infermieri e della professione, nessuna vergogna … e il coraggio di ri-presentarsi!  E’ questa l’IPASVI del Futuro?

Peraltro senza dibattito e senza confronto!

Ecco da questa rete, da questa testata vogliamo dare voce alla professione.

Quale sarà il pensiero del 90% degli Infermieri che soffrono – da soli – in prima linea e dei tanti precari e inoccupati costretti a riparare all’estero?

 

                                   La Redazione

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