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La pandemia mostra segnali di ripresa, cresce la preoccupazione di infermieri e sanitari.

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"Incentivo provinciale Covid negato al 70% del personale": Nursing Up Trento proclama lo stato di mobilitazione
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“Presso le istituzioni a Trento sono assenti confronto e adeguate risposte”. Sono le accuse di Cesare Hoffer del Coordinamento sindacale Nursing up Trento

Quello che temevamo da tempo si sta verificando, l’autunno è alle porte e la pandemia coronavirus mostra dei segnali di ripresa. Le tante problematiche che avevamo ripetutamente segnalato a Provincia ed Azienda sanitaria si sono rivelate irrisolte, riproponedosi ora in tutta la loro gravità.

Gli organici infermieristici e dei professionisti sanitari andavano rafforzati e potenziati nel corso dell’estate; garantendo nel contempo un adeguato recupero psicofisico ad un personale ormai sfinito dalla pandemia, invece poco o nulla di cio’ è avvenuto.

Dire che ora tutto va bene, equivale a nascondere la polvere sotto il tappeto, ora la polvere si alzerà; eccome sì alzerà e per quanto ci riguarda resterà ben visibile!

Il 4 settembre abbiamo manifestato sotto la Provincia di Trento insieme ad altre sigle sindacali; il 15 ottobre ci sarà una nostra grande manifestazione a Roma dove si riuniranno gli stati generali dell’infermieristica; il 2 Novembre abbiamo proclamato lo sciopero generale nazionale del pubblico impiego.

Così non si puo’ più andare avanti, ora è tempo di cambiare le cose e questo momento può rappresentare una straordinaria occasione.

Ora ci troveremo ad affrontare l’autunno in una grave situazione di carenza di personale con lo spauracchio della ripresa della pandemia. Da molti reparti del S.Chiara ci giungono segnalazioni di carenza di personale, cosi’ anche dalle periferie.

Pensiamo ad esempio alla Medicina ed alla Pneumologia di Trento, reparto di riferimento per l’emergenza covid. In quel reparto la situazione è particolarmente problematica, molti infermieri negli ultimi mesi sono risultati positivi al Covid ed alcuni si sono anche ammalati; ora la dotazione organica è carente, oltre al danno personale subito dai professionisti ora anche la beffa di continuare a lavorare in condizioni inadeguate!!

Dobbiamo purtroppo constatare l’assenza di una visione strategico/istituzionale a livello provinciale; che potrebbe essere arricchita da un proficuo confronto tra l’assessorato alla salute e le parti sindacali/sociali, è possibile che non si riesca mai a fare un incontro a quel livello? Come si puo’ pensare di gestire unilateralmente la sanità senza il coinvolgimento dei professionisti sanitari e die suoi rappresentanti?

E’ questa la considerazione ed il rispetto che meritiamo, dopo essere stati il principale baluardo nell’emergenza covid, pagando nel contempo un caro prezzo, visto che siamo stati la professionalità più colpita dall’ infezione coronavirus in Sanità e nelle Rsa?

Il personale infermieristico, i professionisti sanitari e gli oss del comparto sanità e delle Rsa sono stanchi e sfiniti; hanno accumulato ferie non fruite e ore straodinarie, senza pertanto poter beneficiare di un’adeguato recupero psicofisico. Particolarmente preoccupante la situazione a livello delle cure territoriali; dove il personale infermierisitico e le assistenti sanitarie non hanno avuto un attimo di tregua, per loro l’emergenza non è mai finita, poichè sempre più investiti di nuove attività ed incombenze, senza un’adeguato potenziamento di personale, che avrebbe permesso anche un’adeguato recupero psicifisico.

Ebbene, a molto di questo personale non è stato riconosciuto l’incentivo coronavirus;a tal proposito siamo ancora in attesa di essere convocati da Provincia ed Azienda sanitaria per la cosiddetta seconda fase, finalizzata ad ampliare la platea dei beneficiari, a quanto pare è finita nel dimenticatoio.

Se non verremo convocati ed ascoltati, non ci resterà che scendere nelle piazze, questa volta uniti più che mai, al fianco dei nostri professionisti e dei nostri cittadini!

Cesare Hoffer ed il Coordinamento sindacale Nursing up Trento

Redazione Nurse Times

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