Intervista esclusiva alla presidente della Federazione nazionale che parla di occupazione, competenze specialistiche e nuovo Codice deontologico. E sui fatti di Saronno dice: “C’è un’infermiera che non si sente un’eroina, ma ha fatto solo il suo dovere”
ROMA – L’anno per sta per concludersi “non è stato facile” un po’ perché c’è una serie di provvedimenti che “dovrebbero consolidare” la professione infermieristica e in buona parte per quell’occupazione che deve fare i conti con la crisi e il contenimento della spesa da parte delle aziende sanitarie: “Eppure non è vero che non servono gli infermieri”. Parola di Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi che abbiamo incontrato a Roma al termine dell’ultimo Consiglio nazionale che ha approvato il bilancio preventivo per il 2017. Nell’intervista che la Mangiacavalli ha concesso, in esclusiva a Nurse Times sono diversi i temi affrontati. Queste sono alcune anticipazioni, mentre l’intervista video completa potrà essere vista e ascoltata a partire da mercoledì sul nostro sito www.nursetimes.org.
“Si chiude un anno non facile – dichiara la presidente della Federazione – perché ci sono una serie di provvedimenti che dovrebbero consolidare la professione infermieristica, i suoi ambiti di sviluppo, le sue potenzialità. Ci sono molti provvedimenti in discussione, ma uno che ci sta molto a cuore è quello riguardante la trasformazione dei Collegio in ordini professionali. Sappiamo che ha davanti un iter parlamentare molto lungo ma noi auspichiamo che si possa concludere”.
L’obiettivo, nell’immediato, per la Mangiacavalli è quello di portare “la questione infermieristica nelle agende istituzionali. Quando si parla di sanità si deve sentire anche la voce degli infermieri perché analizzano e guardano la sanità da un punto di vista peculiare che è quello della presa in carico assistenziale e della continuità delle cure”.
Sulle competenze specialistiche, la presidente si mostra fiduciosa: “Sappiamo che la stagione contrattuale non ci porterà molto sotto l’aspetto economico, ma confido molto nella parte normativa”.
Tra i risultati raggiunti in questo 2016 dalla Federazione va annoverato anche la stesura della nuova bozza del Codice deontologico, la cui approvazione definitiva avverrà ad ottobre 2018. “Abbiamo sentito la necessità di attualizzare il nostro Codice che risale al 2009 – spiega la Mangiacavalli -. Sono passati quasi dieci anni dall’ultima stesura e in questo tempo i cambiamenti sono stati rilevanti. E’ cambiata la sanità e la nostra classe professionale. Avevamo bisogno di rileggere il Codice deontologico alla luce dei nuovi fenomeni. L’idea è che questo Codice sia la road map comportamentale e ogni infermiere lo deve sentire suo”.
Sul demansionamento infermieristico, tema sempre sensibile tra gli infermieri, la presidente è chiara: “Su questo argomento va fatta una riflessione più ampia. Francamente non si può liquidare il tema ritenendo demansionante solo quello che non mi piace fare”.
L’ultimo pensiero è sui recenti fatti di cronaca legati alle vicende degli amanti killer dell’ospedale di Saronno. Storia che ha il suo punto di partenza nella denuncia di un’infermiera di quell’ospedale: “Lei ritiene di aver fatto una cosa normale – commenta la Mangiacavalli -. E’ un’infermiera che ha applicato quello che l’ordinamento dice. Ha avuto il coraggio di applicarlo e non è da tutti”.
Salvatore Petrarolo
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