E’ la maratona più partecipata al mondo, attraversa i cinque grandi distretti di New York, Staten Island, Brooklyn, il Queens,il Bronx e Manhattan, terminando con gli ultimi 6 km all’interno di Central Park.
Chilometri e chilometri di salita leggera, uno strazio per i muscoli, una corsa incredibile, che l’acido lattico ti aiuterà a ricordare in modo nitido, per almeno i successivi due giorni.
Si passa da un incoraggiamento incessante con la gente che ai bordi della strada, continua a incitarti e le tante piccole band musicali suonano le canzoni “giuste”, quelle capaci di darti quella spinta, a chilometri dove il silenzio domina, zone senza pubblico come il terzo ponte verso Manhattan la cui salita sembra non finire mai….. E quando la fatica comincia a far capolino proprio non riesci a ricordare perché una mattina ti sei svegliato e hai detto: voglio fare la maratona, la maratona di New York.
Leonardo Cenci, 44 anni, lo ha ben chiaro il motivo di questa corsa, di questa sfida con se stesso “EMOZIONATO, motivato ma soprattutto pronto” si è descritto così a pochi minuti dal colpo di cannone che farà muovere gli atleti .
Leonardo, un tumore ai polmoni in fase avanzata è il primo italiano, il secondo atleta al mondo, a percorrere la maratona con un cancro in corso.
Il campione Umbro non è certo un dilettante nella corsa, questa è l’ottava 42.195 della carriera sportiva di Leo ma la prima però con un cancro a polmoni e cervello in atto.
“Mi godrò ogni singola emozione di quel giorno”, ha detto il giorno prima della partenza verso la Grande Mela.
La partenza avviene alle ore 17.08 dal ponte di Verrazzano con a fianco l’amico Mauro Casciari, che come oggi, lo supporta anche all’associazione “Avanti tutta” onlus.
Leonardo però ha una carica in più, vuole spingersi oltre, vuole battere il record di 5 h e 32′ 34″ raggiunto da Fred Lebow, il cofondatore della maratona di New York, unico atleta al mondo ad aver partecipato ad una maratona con un cancro in atto, nel 1992.
Una preparazione attenta e meticolosa l’ha accompagnato per mesi, nonostante sia stata interrotta prima ad agosto a causa di una gastroenterite e poi a poche settimane dalla maratona, a causa di un infezione al Port.
“Sarò il primo italiano ed il secondo di sempre ad affrontare una maratona con il cancro, e per me solo questo, è già motivo di orgoglio per rappresentare l’Italia, l’Umbria, e la mia amata Perugia ma la cosa che mi gratifica di più, è di poter essere preso come esempio, e dimostrare al mondo che nonostante il cancro si può!!!… E SI DEVE! AVANTI TUTTA»
Il traguardo è stato tagliato dopo solo 4 ore, 27 minuti e 57 secondi, ottenendo così la sua ambita, vittoria, proprio lui che già nel 2012, questa maratona la sognava, per la quale si stava allenando, obiettivo però stoppato dalla diagnosi di un cancro ai polmoni, con prognosi decisamente infausta, al massimo sei mesi di vita.
“Grazie alle cure sono riuscito, dopo quattro anni, a ripropormi l’obiettivo di partecipare alla maratona“
La maratona di New York non è l’unica vittoria per Cenci, “Oncology Games” sarà finaziato dall’Unione Europea. Un progetto ideato da lui con il sostegno del CONI e di“Avanti Tutta”, l’associazione che lo stesso perugino ha fondato nel 2013 per dare dignità ai malati di cancro e per promuovere un sano e corretto stile di vita.
Federica Olivazzi
Sitografia
www.panorama.it
www.umbria24.it
www.repubblica.it
www.avantitutta.org
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