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La dott.ssa Nola presenta la tesi sulla complessità dell’assistenza in ambito oncologico: gli aspetti emotivi e relazionali infermiere – paziente

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La dott.ssa Nola presenta la tesi sulla complessità dell’assistenza in ambito oncologico: gli aspetti emotivi e relazionali infermiere – paziente
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La dott.ssa Maria Nola laureatasi presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli presenta la sua tesi dal titolo “La complessità dell’assistenza in ambito oncologico: gli aspetti emotivi e relazionali infermiere – paziente”

Introduzione

Si stima che in Italia vi siano oltre 300.000 diagnosi di tumore ogni anno, un dato che deve far riflettere sulla ricorrenza di tale patologia e sul percorso che il paziente oncologico dovrà affrontare, non solo in termini di cure, ma anche sull’aspetto psico- emotivo.

Nonostante le numerose diagnosi, i dati  dimostrano che i tassi di mortalità in Italia sono più bassi rispetto alla media Europea, e nel corso degli ultimi sei anni sono diminuiti del 9.7% negli uomini e nell’8% nelle donne.

Risultati particolarmente incoraggianti sono riferiti al tumore dello stomaco, che presenta una riduzione del 18,4 % negli uomini e del 25 % nelle donne.

Il tumore al polmone presenta un andamento opposto tra i due sessi, dato un calo del 15,6 % negli uomini e un aumento del 5% nelle donne, relativo a cambiamenti in abitudini e comportamenti.

Alla riduzione del tasso di mortalità si accompagna un notevole aumento del tasso di sopravvivenza. A cinque anni dalla diagnosi di tumore è ancora in vita il 59,4% degli uomini e il 65% delle donne, e per alcuni tumori il tasso di sopravvivenza supera il 90%. Tali esiti sono favoriti dagli innumerevoli trattamenti antineoplastici ad oggi a disposizione e dalle diagnosi precoci, oltre che da un miglioramento dell’assistenza infermieristica, favorita dall’ evoluzione e dall’aggiornamento continuo del professionista.

L’obiettivo del presente lavoro è realizzare un overview dell’articolato e complesso intervento professionale dell’infermiere in un ambito che, più degli altri, impatta sulla sfera emotiva e condiziona in maniera particolare la vita relazionale del paziente.

Ogni paziente affronta la malattia in maniera differente: c’è chi lascia che a prevalere sia la rabbia, chi la paura, c’è chi la affronta con grinta e determinazione. Un ruolo importante è svolto dalle famiglie e, l’infermiere rappresenterà anche per loro un riferimento in un momento particolarmente delicato della loro esistenza.

Durante la degenza in reparto e/o durante i cicli di chemioterapia, l’infermiere diventerà per il paziente una figura di supporto; ricorrerà ad un approccio olistico e metterà in atto competenze di natura tecnica, relazionale ed educativa nella prevenzione, nella cura e nella riabilitazione.

L’approccio emotivo che si istaura tra i due, pone però l’operatore in un’ottica in cui le responsabilità a cui va in contro sono sempre maggiori e pertanto lo sottopone al rischio di affrontare episodi di burnout.

Le motivazioni che mi hanno spinto ad approfondire tale tema hanno una duplice natura: esperienze personali e professionali. Durante il mio percorso universitario ho avuto la possibilità di svolgere parte del tirocinio formativo nel reparto di Oncologia Generale. Questa esperienza mi ha esposta direttamente dinanzi alle emozioni dei pazienti oncologici, rispecchiando perfettamente le mie esperienze personali.

Ho avuto modo di interfacciarmi ad una realtà difficile e complessa, caratterizzata non solo da semplici pazienti, ma da persone fragili, pervase da emozioni contrastanti, insicurezze, paure e con un forte bisogno di aiuto e supporto.

Dott.ssa Maria Nola

Tesi: La dott.ssa La complessità dell’assistenza in ambito oncologico: gli aspetti emotivi e relazionali infermiere – paziente

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