Dal trial Hygia Chronotherapy (2020) è emerso che la pillola per controllare la pressione è più efficace se assunta nelle ore serali.
Stando ai risultati del trial Hygia Chronotherapy (2020), assumere la terapia antipertensiva al mattino o alla sera non è indifferente. Durante la notte, infatti, si verifica il picco di attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone, preposto al controllo pressorio. Al mattino presto, inoltre, c’è un incremento dell’attività alfa-adrenergica, con conseguente aumento della pressione, maggiore aggregabilità piastrinica e ridotta attività fibrinolitica.
Tutti questi meccanismi giustificano la prevalenza degli eventi cardiovascolari, che si verifica proprio nelle ore notturne. Il trial ha dunque dimostrato che l’assunzione serale dei farmaci ha un effetto maggiormente protettivo nei confronti degli eventi cardiovascolari. Tuttavia, in occasione del Congresso europeo di Cardiologia (Esc), che si è svolto a Barcellona in agosto, sono stati presentati i dati dello studio prospettico Time, condotto su 21.100 pazienti, randomizzati in due gruppi di terapia farmacologica, con rapporto 1:1, di mattino o di sera.
I pazienti sono stati seguiti in media per 5,2 anni, ma alcuni sono stati seguiti per oltre 9 anni. Lo studio non ha mostrato differenze statisticamente significative in termini di prevenzione e di ospedalizzazione per infarto miocardico non fatale, ictus non fatale o morte vascolare, confrontando il gruppo di somministrazione serale con il gruppo di somministrazione del mattino.
Questi risultati riguardano solo i pazienti che utilizzano la monopillola, ma spesso i pazienti richiedono l’uso di diversi farmaci. In questi casi è consigliabile adottare due orari di somministrazione, di solito mattina e sera. Altri pazienti anziani, fragili, potrebbero beneficiare di un frazionamento in piccole dosi pluriquotidiane della terapia, così da evitare abbassamenti troppo bruschi della pressione.
Redazione Nurse Times
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