Di seguito la lettera della F.I.S.I. (Federazione italiana Sindacali Intercategoriali) indirizzata al presidente del collegio Ipasvi di Salerno che riprende alcune segnalazioni di infermieri sulla tassa d’iscrizione e morosità, dovute al mancato invio da parte del Collegio di Salerno dei bollettini per il versamento annuale della tassa di iscrizione ed a una indennità di mora non meglio specificata…
“Spettabile Presidente,
giungono a noi numerose segnalazioni da parte degli Infermieri di Salerno in ordine alle risposte avute dal Collegio IPASVI alle ripetute richieste – da parte degli stessi Infermieri – di chiarimenti sul mancato invio da parte del Collegio di Salerno dei bollettini per il versamento annuale della tassa di iscrizione ed a una indennità di mora non meglio specificata. Infatti sembrerebbe che, delle dipendenti o comunque dei collaboratori, alla domanda di chiarimenti effettuata dagli Infermieri abbiano commentato con la frase “anche lei appartiene ai rivoltosi”. Parimenti, per ciò che attiene alla tassa ed alla mora, sembrerebbe anche che sia stato previsto uno“sconto” di 10 euro in loco per chi si ravvedesse.
Il tutto sembrerebbe avere origine da un disguido in seno al Collegio, in quanto a molti iscritti Infermieri non è pervenuto il bollettino annualmente recapitato per posta, mentre a diversi altri Infermieri è stato regolarmente recapitato. Di ciò, a nostro parere, non dovrebbe essere colpevolizzato il singolo iscritto.
Ciò premesso si deve stigmatizzare il grave comportamento dei dipendenti, o collaboratori, del Collegio IPASVI di Salerno che impropriamente ed inappropriatamente hanno commentato le richieste di chiarimenti dei colleghi recatisi al Collegio con la frase “anche lei appartiene ai rivoltosi”, evidentemente male informati su di una vicenda che potrebbe avere una parvenza di similitudine , ma che appartiene ad una altra sfera di comportamenti e di azioni che con il mancato invio dei bollettini e con il mancato pagamento degli stessi nulla ha a che fare. Infatti, come certamente ben sapranno, lo scrivente ha sempre affermato che la tassa di iscrizione all’Albo degli Infermieri andava pagata obbligatoriamente e non ha mai invitato i propri associati a non pagare predetta tassa al contrario di altre associazioni. In verità, sempre lo scrivente, ha sempre portato avanti la tesi che l’infermiere della ASL di SALERNO, già vessato per il continuo demansionamento subito, a cui da sempre sono vietate le prestazioni aggiuntive o l’ALPI Istituzionale è lavoratore di fatti in regime di incompatibilità e di esclusività con la ASL e, pertanto essendo la tassa e l’espletamento delle attività di Infermiere finalizzate esclusivamente al lavoro con la ASL, ha diritto a che l’Ente medesimo sostenga il costo per l’iscrizione. Come potrete ben comprendere la fattispecie è totalmente diversa in quanto si chiede che a sostenere i costi della iscrizione all’Albo, che qui si ritiene e si sottolinea obbligatoria, sia la ASL anche per questioni di equità nei confronti di altre figure di pari grado che non pagano alcunché. In atto quindi non vi è nessuna “rivolta” e non vi sono “rivoltosi”, anzi si chiede al Presidente di associarsi a questa battaglia di giustizia e di equità che stiamo portando avanti senza ledere alcuna prerogativa al Collegio IPASVI rapportandosi con noi e cercando di sostenere unitariamente la vertenza nei confronti della ASL di SALERNO.
Con la stessa si chiede al Presidente di rivedere la propria posizione per ciò che attiene alla corretta esazione della tassa dovuta, al momento, dal singolo iscritto facendo conteggiare il dovuto e facendo recapitare ai singoli iscritti il bollettino con le somme dovute senza spese aggiuntive. Solo dopo, nel caso ci fosse una manifesta volontà dell’iscritto di non pagare, avviare le procedure coatte di recupero credito.
E’ gradita una risposta.”
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