Dopo tre giorni di voto e altrettanti di spoglio elettorale, Giovanni Muttillo spiega i motivi dell’annullamento: “Non era stato raggiunto il quorum dei votanti”. Alle urne si sono recati solo 1700 iscritti dei 25mila aventi diritto. In un clima di tensione sono state chiamati anche i carabinieri. “Le schede sono sigillate e conservate nella sede del Collegio”
MILANO – “Nel rispetto della normativa era importante non procedere alla proclamazione, perché non è stato raggiunto il quorum dei votanti”. Parla il presidente del Collegio Ipasvi di Milano, Lodi e Monza-Brianza, Giovanni Muttillo, per calmare le acque agitate delle elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo.
Appuntamento che per tre giorni ha chiamato alle urne poco più di 1700 infermieri dei complessivi 25mila iscritti nel Collegio delle tre province lombarde. Un numero esiguo, al di sotto del dieci per cento di quorum previsto dalla legge perché il voto possa essere ritenuto valido.
“In qualità di presidente – spiega Muttillo, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione – avevo la facoltà di effettuare lo spoglio delle schede, l’importante era non procedere alla proclamazione, nel rispetto della normativa”. Per questo il presidente ha deciso di annullare le elezioni e conservare, sigillandole, le schede nella sede del Collegio. Decisione che ha scatenato una vera e propria bagarre e fatto salire i toni di questo appuntamento elettorale.
“La tensione era altissima” racconta Muttillo provando a ricostruire quanto accaduto dopo i tre giorni di voto: “Alla chiusura dei seggi uno dei candidati competitor, nonostante non era stato raggiunto il quorum del dieci per cento, ha chiesto di andare comunque allo spoglio”.
Operazione legittima anche se per certi versi inutile: non avendo raggiunto il quorum non si sarebbe potuto procedere alla proclamazione. “Hanno fatto pressioni – racconta ancora Muttillo – investendo della vicenda il Ministero della Salute che, a sua volta, ha chiesto informazioni alla Federazione nazionale”. Una sorta di effetto domino che non ha cambiato la sostanza della questione: il voto per il rinnovo del consiglio direttivo del Collegio di Milano, Lodi e Monza-Brianza sarebbe stato invalidato.
Ma la tensione è salita con il passare dei giorni: i candidati dell’aggregazione avversaria a quella di Muttillo, sono arrivati a chiamare i carabinieri. “Ma li ho chiamati anch’io” precisa il presidente: “Abbiamo sigillato le schede e le abbiamo conservate nella sede del Collegio”.
Annullate le elezioni, bisognerà tornare al voto, non prima di aver rasserenato il clima attorno a questo appuntamento: “Bisognerà convocare una nuova assemblea elettorale” chiosa Muttillo che, però, ribadisce il punto di partenza: “Ho rispettato la legge: non si poteva procedere alla proclamazione degli eletti”. Nonostante qualcuno abbia cercato di forzare la mano per far saltare il banco.
Salvatore Petrarolo
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