Il Consiglio direttivo della provincia sarda si rinnova , con una sorpresa inaspettata per gli iscritti di quel territorio
Elezioni tenutesi regolarmente in data 20, 21 e 22 ottobre.
Tra gli eletti proclamati sul sito ufficiale compare Ilenia Servetti. La sua elezione, forse legittima, solleva una questione di opportunità.
Legittimità e opportunità: due facce della stessa medaglia con cui il neo costituito consiglio direttivo del Collegio Ipasvi di Iglesias dovrà fare i conti, fornendo spiegazioni ai suoi iscritti.
La chiamata alle urne sta coinvolgendo, nei 108 Collegi provinciali, i 440mila infermieri italiani, tutti candidabili (ovviamente nei Collegi dove risultano regolarmente iscritti) e tutti eleggibili.
Lo dice la legge che rende legittime scelte a rischio, però, di conflitto con le questioni di opportunità. Accade a Iglesias dove, come in ogni parte d’Italia, tutti gli infermieri sono candidabili ed eleggibili.
Ilenia Servetti eletta come revisore dei conti supplente nello stesso collegio in cui il presidente è proprio Graziano Lebiu.
Lebiu Graziano, passato alla storia dell’infermieristica italiana per aver sollevato il dito medio contro il Nursind (VEDI) che chiedeva trasparenza sui conti della Federazione Nazionale collegi Ipasvi, allora presieduta dall’attuale senatrice Annalisa Silvestro (VEDI).
Nulla di strano e di eccepibile (la Servetti è infermiera e quindi candidabile oltre che eleggibile) se non fosse che la signora sia la moglie del presidente Lebiu.
Anche in questo caso c’è poco da gridare allo scandalo visto che in tante competizioni elettorali abbiamo assistito alla nascita di liste con padri, figli, moglie e nipoti.
Anzi tutto accade alla luce del sole: la Servetti ha reso pubblico il suo rapporto di parentela con il presidente Lebiu sulla sua pagina facebook e il nome della stessa appare nel sito ufficiale.
Va ribadito a chiare lettere che tutto è compiuto nella piena legittimità, rispettando la legge, mentre qualche perplessità potrebbe essere sollevata sull’opportunità che il presidente rieletto, abbia in squadra la moglie che, in teoria dovrebbe controllare come revisore dei conti supplente l’attività del consiglio direttivo presieduto dal marito.
Ma tant’è: in Italia non ci si sorprende più di nulla!
Massimo Randolfi
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