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Ipasvi Bari, si torna al voto ad inizio dicembre. Andreula: “Ho agito nel rispetto delle norme”

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Ipasvi Bari, si torna al voto ad inizio dicembre. Andreula: "Ho agito nel rispetto delle norme"
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Nel corso di una conferenza stampa il presidente del Collegio torna sull’annullamento delle elezioni del 2 ottobre scorso. Quelle 50 schede vergate dalla stessa mano rappresentavano una situazione drammatica”. L’avvocato Maralfa: “Andremo fino in fondo a questa vicenda”

 

BARI – La prima notizia la dà il presidente del Collegio Ipasvi della provincia di Bari, Saverio Andreula: gli 8.600 infermieri baresi torneranno alle urne i prossimi 1, 2 e 3 dicembre per eleggere il nuovo consiglio direttivo, dopo il “pasticcio” dell’annullamento del voto avvenuto il 2 ottobre scorso, quando durante lo spoglio delle schede, ne saltarono fuori una cinquantina “vergate tutte dalla stessa mano”.

La seconda notizia, invece, la comunica l’avvocato Bepi Maralfa: “Non ci saranno retromarce di sorta, quando sarà partito il treno dell’indagine giudiziaria. Arriveremo al capolinea di questa vicenda, perché vanno individuati i responsabili di questa brutta pagina per tutta la comunità infermieristica”.

Sono passate tre settimane dal quel voto annullato (“un atto obbligato da parte del presidente Andreula” per dirla con le parole dell’avvocato Maralfa), ma è arrivato il tempo di rimettere in ordine i tasselli di tutta la vicenda.

Lo fa il presidente dell’Ipasvi barese nel corso di una conferenza stampa (trasmessa in diretta streaming) che diventa anche occasione per ribadire alcuni concetti fondamentali: tra questi, il più importante, è che il presidente di Collegio ha, per legge, anche il ruolo di presidente del seggio elettorale.

Insomma tutto si è svolto nella norma, racconta Andreula, nonostante durante le prime giornate di voto ci siano state “alcune piccole intemperanze” o richieste come quella presentate da uno dei candidati, di verificare se le matite fossero cancellabili. “Il clima non è stato dei migliori” ha ricordato il presidente dell’Ipasvi di Bari ma nulla lasciava presagire quella che Andreula non esita a definire “una situazione drammatica”: durante lo spoglio delle schede una cinquantina hanno insospettito il presidente.

Riteniamo siano state redatte dalla stessa mano e, soprattutto, il tratto della matita era cancellabile”. Eccolo il pasticcio che ha spinto, la notte del 2 ottobre, ad annullare le elezioni perché in quella situazione drammatica chi ci perdeva “era tutta la professione infermieristica”.

Una decisione che Andreula definisce “esigenza di trasparenza” e che l’avvocato Maralfa sostiene a pieno: “Il presidente ha interpretato al meglio il suo ruolo”. Quelle 50 schede sono adesso a disposizione dell’autorità giudiziaria visto che è stata avviata “un’azione giudiziaria nei confronti di ignoti, per tutelare gli iscritti al Collegio” chiosa l’avvocato Maralfa. Che assicura: “Nessun ripensamento quando l’inchiesta sarà avviata. Arriveremo al capolinea di questa storia” nella quale si ravvisa il reato di falso ideologico visto che quelle schede sarebbe state vergate tutte dalla stessa mano.

E, particolare ancor più grave, con una matita cancellabile, come sottolinea l’avvocato Umberto Conti. Tra un mese e mezzo si torna al voto e la sede (l’ospedale Di Venere di Carbonara) sarà la stessa dove si è consumato il fattaccio. Le cui conseguenza mediatiche hanno ferito Andreula: “Sono stato vittima di un attacco mediatico”.

 

Salvatore Petrarolo

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