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Massimo Randolfi

Infermieri, siamo sempre gli stessi: noi siamo per chi ha bisogno

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Infermieri, siamo sempre gli stessi: noi siamo per chi ha bisogno
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Credo di non avere tanto da dire. Le forze, tutte, io e i miei colleghi, le stiamo utilizzando per salvare vite e ancora una volta cercando di sfruttare al meglio quello che abbiamo.

Il tempo non si conta più, non guardiamo più i segni che la maschera può lasciare sul viso.

Lo specchio è diventato uno spazio in cui perdersi e non più guardarsi.

Oramai non è più importante non aver  tempo per andare in bagno,  bere un caffè, o magari solo potersi lavare la faccia e cambiare la mascherina
Oramai la parola eroi , da me sempre odiata, è riservata a chi in TV urla e bestemmia negando quello che non vede perché non vuol vedere e sentire
Niente è più importante se riguarda noi, è  il nostro lavoro… siamo pagati per farlo e guai a doversi lamentare. Guai a dire che siamo stanchi e psicologicamente provati.

Guai a permettersi di dare consigli o pareri che invece rientrano nei.nostri doveri.

È il nostro lavoro e noi abbiamo scelto di farlo.

A me, a noi, oggi e in queste settimane invece sono riservate e dedicate tutta una serie di parole che rimbalzano nella mia mente e che cercano di abbattere quelle famose immagini scogliera.

Si abbattono sulla mia corazza con una violenza mai vista prima: ASSASSINI, ATTORI, TERRORISTI, PECORE.

L’elenco è lunghissimo.

È tanto lungo quanto è lunga la fila delle persone che convinti di essere vittime di un sistema politico che vuole il popolo sottomesso a chissà quale potere occulto della pandemia, ci apostrofa con tali parole.

INDEGNE, VERGOGNOSE

Ricordatevi che siamo sempre gli stessi che fanno nascere i vostri figli, siamo sempre gli stessi che accompagnano i vostri cari in sala operatoria e per ore stanno immobili a strumentare.

Siamo sempre gli stessi che sulle strade al buio, al freddo, sotto la pioggia o  la neve, a natale, a pasqua, a ferragosto, tirano fuori le persone dalle lamiere delle macchine rischiando la loro stessa vita.

Siamo sempre gli stessi che corrono sulle strade o prendono aerei per offrire un’altra chance a chi non ne ha più.

Siamo sempre gli stessi che prendono in cura la vita degli altri.

Siamo sempre gli stessi:
Noi siamo per la vita
Noi siamo per chi ha bisogno
Noi siamo per chi ha il cancro o l’infarto
Noi siamo per chi è da solo in ospedale
Noi siamo per chi è ammalato
Noi siamo sempre gli stessi che curano il covid
Noi siamo lì ora e voi , dove siete?
In quale piazza o in quale TV siete a lamentarvi  che la mascherina nuoce alla salute o alla vostra libertà personale?
Voi dove siete quando venite chiamati a fare qualcosa per il prossimo ?
Voi dove siete quando vi chiediamo di osservare quattro cazzate per evitare che gli ospedali si blocchino?
Voi dove siete quando venite chiamati a prendervi cura di chi è piu debole?
Voi dove siete?  Ditemelo. Ora.

Perché vi vengo a prendere uno ad uno e vi faccio vedere come si muore di Covid.

Vi faccio vedere come si trema perche quel numero blu stenta a salire.
Dove siete quando Francesco mi dice di aiutarlo perché fuori ha tre figli che lo aspettano. Dove siete quando Nunzia mi stringe forte la mano e mi implora di aiutarla perché non vuole morire. Dove siete quando chi arriva, respira a 50 atti al minuto e non riesce nemmeno a parlare. Dove siete?? DITEMELO. Perché gli assassini, forse, siete voi!

Nicola De Giosa

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