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Infermieri e medici dell’Asl To3 si prendonoo cura dei figli dei degenti per ridurre la loro solitudine

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Infermieri e medici dell’Asl To3 si prenderanno cura dei figli dei degenti per ridurre la loro solitudine
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Gli infermieri ed i medici in servizio presso gli ospedali di Rivoli e Pinerolo hanno ideato e realizzato un servizio di compagnia rivolto ai figli dei genitori ricoverati che non hanno la possibilità di essere accuditi da altri famigliari in seguito ad un ricovero urgente o programmato.

Il personale sanitario offrirà le proprie “prestazioni” in forma volontaria e al di fuori del proprio orario lavorativo, senza percepire alcuna remunerazione. I bambini costretti a rimanere temporaneamente in ospedale accanto ad un loro genitore malato potranno avere un aiuto in più, magari per fare i compiti di scuola.

Accade sempre più frequentemente che durante il periodo di degenza di un adulto, un bambino rimanga solo, soprattutto qualora esistano famiglie monogenitoriali, o senza rete parentale o amicale che possa subentrare in caso di necessità.

Spesso si tratta di bambini molto piccoli, che si ritrovano improvvisamente a rimanere a loro volta in ospedale oppure, se il ricovero dell’adulto si prolunga, vengono affidati temporaneamente ai servizi sociali.

Per evitare ciò è nato il progetto “Personale Solidale”, primo originale esempio, unico nel suo genere, di sostegno ai piccoli ospiti delle strutture sanitarie che ha subito entusiasmato il personale dell’Asl To3 raccogliendo numerose adesioni volontarie.

“Non potevamo stare a guardare” ha commentato il direttore generale Flavio Boraso. “Abbiamo valutato quali interventi potessimo mettere in atto, come potessimo intervenire, anche al di là delle competenze strettamente previste dal mandato di un’azienda sanitaria. Le qualità umane dei nostri dipendenti hanno fatto la differenza”.

Attualmente il servizio è organizzato solamente nel fine settimana, a partire dal venerdì sera fino al lunedì mattina. Medici, infermieri ed altri professionisti trascorrono del tempo con i bambini leggendo loro delle fiabe e giocando, in modo da alleviare la sensazione di solitudine.

Simone Gussoni

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