Il breve documento fornisce tutte le informazioni relative a questa importante figura sanitaria.
È disponibile la brochure Anipio dedicata all’infermiere specialista del rischio infettivo. Il breve documento è ricco di informazioni sulla natura di questa figura professionale, sul contesto in cui si inserisce, ma soprattutto sul percorso formativo più idoneo per diventare esperto nella gestione del rischio infettivo.
Si tratta di una figura preziosa sia in ambito pubblico, sia in ambito privato. Nel nostro Paese, infatti, su cento pazienti ricoverati, mediamente otto presentano un’infezione acquisita in ospedale. Ma l’ospedale non è l’unico luogo in cui è possibile contrarre un’infezione correlata all’assistenza (Ica). Il problema riguarda tutti i setting di cura (compreso il domicilio), luoghi in cui sono richieste appunto competenze specifiche per gestire efficacemente il rischio infettivo.
Le Ica rappresentano una vera sfida per tutti coloro che operano in un contesto sanitario o sociosanitario. Ma una formazione ad hoc, come quella realizzata da Anipio, consente di gestire con successo il rischio infettivo, nonostante la complessità del fenomeno. È già attivo a Parma, e a Roma il master di I livello Anipio dedicato alla gestione del rischio infettivo, e presto l’offerta formativa si allargherà ad altre università. Tutte le informazioni sul master sono disponibili nella brochure “Infermiere specialista del rischio infettivo” e sul sito di Anipio.
Readzione Nurse Times
- Aumenti da oltre 7.000 euro per ministri e sottosegretari: e gli stipendi di infermieri, oss e operatori sanitari?
- Concorso per 640 infermieri in Veneto
- Concorso OSS in Campania: 1274 posti Disponibili! Al via le domande
- Amiloidosi cardiaca: atteso nel 2026 nuovo farmaco che spegne il gene chiave della malattia
- Specializzazioni sanitarie: arrivano le borse di studio, ma gli infermieri restano esclusi
Lascia un commento