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Infermiere Libero Professionista: quali sono i Requisiti e le Modalità per aprire la Partita Iva?

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Infermiere Libero Professionista: come aprire la Partita IVA. Quali sono i requisiti per diventare Infermiere Libero Professionista?

In questo articolo, Giampiero Teresi, spiegherà quali adempimenti deve compiere un Infermiere per aprire la propria Partita IVA e quale Regime Fiscale gli permetterà di risparmiare migliaia di Euro in tasse

Un Infermiere può svolgere la propria attività sia in strutture sanitarie pubbliche che private e può essere inquadrato fiscalmente come un Professionista Dipendente oppure come un Libero Professionista titolare di Partita IVA.

Un Infermiere, per poter diventare un Libero Professionista, dopo aver completato il proprio percorso di studi, ha la necessità di aprire la propria Partita IVA. Analizziamo dunque quali sono i passaggi da compiere per aprirla, quante tasse si pagheranno, e in che modo sarà possibile pagare i propri Contributi Previdenziali

Infermiere Libero Professionista: come aprire la Partita IVA

Aprire la propria Partita IVA si sa, è un passo che spaventa tutti. Negli ultimi anni però sono nati dei Regimi Fiscali di vantaggio che permettono a tutti i Liberi Professionisti di usufruire di notevoli vantaggi fiscali e contabili

Iniziamo subito chiarendo uno dei dubbi più frequenti: quanto costa aprire una Partita IVA

Per un Infermiere Libero Professionista aprire la propria Partita IVA è assolutamente GRATUITO. Anche mantenere aperta la propria Partita IVA negli anni non ha alcun costo.

Il Commercialista Giampiero Teresi

 

Per aprire la propria Partita IVA è necessario scaricare l’ apposito modello AA9/12 dal sito dell’ Agenzia delle Entrate (VEDI) e compilarlo nei vari campi. Sarà quindi necessario inserire i propri dati fiscali, la propria residenza, la sede della propria Attività (potrà coincidere con la residenza).

I campi più importanti saranno rappresentati dal:

  • Codice ATECO
  • Scelta del Regime Fiscale
  • Il Codice ATECO da inserire per l’attività di Infermiere Professionista sarà: “86.90.29 – Atre attività Paramediche indipendenti NCA

Per quanto riguarda il Regime Fiscale da scegliere il discorso sarà invece più complesso. Un Infermiere Professionista potrà scegliere tra:

  • aderire al Regime Forfettario;
  • aderire al Regime Ordinario o Semplificato.

La scelta del Regime Fiscale influirà sulla propria tassazione, sulla propria contabilità e sui propri adempimenti fiscali. E’ consigliabile dunque confrontarsi con un Commercialista esperto in modo da non effettuare delle scelte errate.

Se dovessi avere dei dubbi è possibile ricevere una Consulenza Gratuita. Ti basterà richiederla direttamente sul sito www.regime-forfettario.it compilando l’apposito form di contatto con tutti i tuoi dati.

Sarai richiato entro 12 ore e verrà analizzata la tua situazione fiscale.

Regime Forfettario per Infermiere Libero Professionista 

Se pensi di fatturare da 0 a 30.000 Euro in un anno ti conviene assolutamente aderire al Regime Forfettario. Goderesti infatti in questo caso di notevoli vantaggi fiscali e contabili.

Ma perché è così conveniente il Regime Forfettario? Analizziamo dunque i suoi vantaggi.

Il Regime Forfettario è stato introdotto per la prima volta il 1 Gennaio 2015, salvo poi essere rivoluzionato dalla legge Finanziaria 2016 in data 1 Gennaio 2016. Rappresenta l’erede del vecchio Regime dei Minimi andato in pensione lo stesso anno.

Il Regime Forfettario rappresenta l’unico Regime di Vantaggio. È stato creato per tutti quei Professionisti che per la prima volta si affacciano al mondo del lavoro garantendo loro dei notevoli benefici.

Se sei un Infermiere Professionista e vuoi aprire la tua Partita IVA devi necessariamente conoscere tutti i suoi vantaggi:

Primo Vantaggio, ha le tasse più basse.

Il Regime Forfettario ha la percentuale più bassa di tutti gli altri Regimi Fiscali presenti in Italia. La percentuale di tassazione IRPEF infatti, detta Imposta Sostitutiva, è pari al 5% per i primi 5 anni, passerà al 15% dal sesto anno in poi. La percentuale di tassazione IRPEF negli altri Regimi Fiscali invece va dal 23% al 42%

Secondo Vantaggio, non ha IVA.

Il Regime Forfettario è un Regime esente IVA. Ciò significa che quando emetterai una fattura non dovrai aggiungere l’IVA ai tuoi compensi. Essere esente IVA ti esonererà anche dalla compilazione e dall’ invio della Dichiarazione IVA trimestrale ed annuale

Terzo Vantaggio, non ha la Ritenuta d’Acconto.

Oltre ad essere esente IVA il Regime Forfettario è esente dall’applicazione della Ritenuta d’Acconto.

Un Professionista che emetterà una fattura, quindi, incasserà il totale dei compensi senza alcune trattenuta. Inoltre è anche esente dal pagamento dell’IRAP, un altro 3,9% di tasse risparmiate

Quanto Vantaggio, Contabilità Semplificata

Oltre ai grandi vantaggi fiscali, il Regime Forfettario ha anche grandi vantaggi contabili. È esente infatti dalla compilazione e dall’invio degli Studi di Settore, è esente dallo Spesometro ed anche dalla registrazione delle fatture. Tanta burocrazia in meno quindi.

Abbiamo visto quali sono i vantaggi del Regime Forfettario. È giusto sapere però che oltre a questi vantaggi sono presenti anche degli Obblighi da rispettare elencati brevemente di seguito:

Non fatturare più di 30.000 Euro in un anno.

Il Regime Forfettario non ti permetterà di fatturare più di 30.000 Euro in un anno. Se dovessi farlo sarai costretto ad abbandonare il Regime Forfettario l’anno successivo ed aderire al Regime Ordinario o Semplificato.

Non percepire redditi da lavoro dipendente superiori a 30.000 Euro.

È possibile che un Infermiere Libero Professionista sia allo stesso tempo titolare di un lavoro dipendente a tempo determinato o indeterminato. In questo caso, per poter aderire al Regime Forfettario è necessario che il Reddito Lordo da lavoratore dipendente sia inferiore a 30.000 Euro nell’anno precedente.

Acquisto Beni Strumentali inferiore a 20.000 Euro.

Altro requisito per poter avvedere a questo Regime di Vantaggio è non aver sostenuto spese per Beni Strumentali superiori a 20.000 Euro nell’anno precedente.
In verità oltre a questi tre esistono altri requisiti da dover rispettare per aderire al Regime Forfettario. Se non dovessi rientrare nel Regime Forfettario non ti rimarrà altra scelta che aderire al Regime Ordinario o Semplificato

Regime Ordinario o Semplificato per Infermiere Libero Professionista

Sarai obbligato ad aderire al Regime Ordinario o Semplificato se:

  • Il tuo fatturato annuale sarà superiore al limite di 30.000 Euro,
  • Dovessi assumere dei dipendenti a tempo determinato o indeterminato o Collaboratori con compensi superiori a 5.000 Euro annui,
  • Il tuo Reddito Lordo da lavoratore dipendente dovesse essere superiore a 30.000 Euro,
  • Dovessi essere contemporaneamente socio in una società di persone o capitali.

In tutti questi casi sarai obbligato ad aderire al Regime Ordinario o Semplificato. Da ciò ne conseguirà che non potrai godere di tutti i vantaggi fiscali e contabili elencati prima, e la tua tassazione non sarà più quella agevolata al 5% ma verrà calcolata in base agli scaglioni IRPEF ed, in ogni caso, sarà compresa tra il 23% ed il 42%.

Oltre al pagamento delle tasse, ogni Infermiere Professionista sarà tenuto al pagamento dei propri Contributi Previdenziali. Sarà quindi obbligatoria l’iscrizione all’ENPAPI (VEDI).

Infermiere Libero Professionista e iscrizione all’ ENPAPI

L’ENPAPI (Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Professioni Infermieristiche) rappresenta la Cassa di Previdenza obbligatoria per tutti gli Infermieri Professionisti.

Prevede il pagamento dei Contributi Previdenziali annuali calcolati in base al fatturato prodotto dall’ Infermiere Libero Professionista. Sarà quindi necessario comunicare all’ENPAPI ogni anno, entro il 10 Settembre, il reddito dichiarato nella propria Dichiarazione dei Redditi Modello UNICO

I Contributi Previdenziali da versare all’ ENPAPI si dividono in tre categorie:
  • Contributo Soggettivo pari al 13% del Reddito Professionale
  • Contributo Integrativo pari al 4% del volume d’affari. È facoltativo richiedere la percentuale del 4% di Contributo Integrativo al cliente finale. Nel caso di prestazioni lavorative effettuate verso Pubbliche Amministrazioni il Contributo Integrativo sarà pari al 2%
  • Contributo di Maternità. Questo è un importo fisso stabilito annualmente dall’ENPAPI.

Il versamento dei Contributi Previdenziali all’ENPAPI dovrà avvenire secondo rate bimestrali e nello specifico le scadenze sono fissate: 10 Febbraio, 10 Aprile, 10 Giugno, 10 Agosto, 10 Ottobre, 10 Dicembre.

Le prime 5 rate rappresenteranno il versamento dei Contributi Minimi relativo all’anno in corso, l’ultima rata rappresenterà il pagamento del saldo dei Contributi Previdenziali

Abbiamo visto come andranno pagati i Contributi Previdenziali, ma alla fine quante tasse pagherà un Infermiere Libero Professionista? Analizziamolo con un esempio pratico.

Infermiere Libero Professionista: quante tasse pagare

Come abbiamo visto in precedenza saranno 2 i pagamenti dovuti: le proprie tasse ed i propri Contributi Previdenziali.

Sia le tasse che i Contributi Previdenziali andranno calcolati sul proprio Reddito Lordo che è dato dalla differenza tra Fatturato lordo – Costi Aziendali.

Per spiegare meglio come calcolare le proprie tasse ed i propri Contributi Previdenziali mi servirò di un esempio pratico.

Ipotizziamo un Infermiere Libero Professionista titolare di Partita IVA nel Regime Forfettario che fatturi 25.000 Euro in un anno.

Come primo passo dobbiamo calcolare il Reddito Lordo sottraendo i Costi aziendali. Nel Regime Forfettario i Costi Aziendali saranno calcolati in modo Forfettario. Ciò significa che i costi sono già stati decisi a tavolino con una percentuale, detta Coefficiente di Redditività, da calcolare sul Fatturato Lordo. Nel caso degli Infermieri questa percentuale è pari al 22%.

Basterà dunque sottrarre il 22% di Costi Forfettari dal Fatturato Lordo per poter calcolare il Reddito Lordo, che quindi sarà pari a 19.500 Euro (25.000 – 22%).

Sul Reddito Lordo adesso siamo in grado di calcolare la nostra tassazione IRPEF (Imposta Sostitutiva) che ti ricordo essere pari al 5%. sarà quindi pari a 975 Euro (il 5% di 19.500 Euro).

Possiamo anche calcolare approssimativamente i nostri Contributi Previdenziali ENPAPI ipotizzabili nella percentuale del 17%. Saranno quindi pari a 3.315 Euro (il 17% di 19.500 Euro)

Concludendo, un Infermiere che fattura 25.000 Euro nel Regime Forfettario pagherà 975 Euro di tasse e 3.315 Euro di Contributi Previdenziali. Il suo reddito al netto di tutti i pagamenti sarà pari a 20.710 Euro

Come potrai notare anche tu da questo esempio il Regime Forfettario permetterà all’ Infermiere Libero Professionista di risparmiare davvero tanti soldi in tasse grazie alla sua aliquota di tassazione davvero ridotta.

Passiamo adesso all’ultimo quesito.

Quanto costa un Commercialista per un Infermiere

Un Commercialista “Classico” per la gestione della Contabilità di un Infermiere titolare di una Partita IVA nel Regime Forfettario ha una parcella media di circa 1.000 – 1.200 Euro per anno.

Adesso però voglio parlarti del mio Servizio di Contabilità Online. Sono un Commercialista specializzato nel Regime Forfettario. Posso aprire la tua Partita IVA, gestire la tua Contabilità, inviare la tua Dichiarazione dei Redditi, offrirti un’Assistenza 365 giorni l’anno.

Posso insomma fare tutto ciò di cui si occupa un Commercialista “Classico” ma posso farlo Online, garantendoti un Servizio ed un prezzo imbattibile.

Il costo di tutto ciò sarà infatti di soli 39 Euro al mese.

Se dovessi avere ancora dei dubbi sull’apertura della tua partita IVA posso offrirti una Consulenza Gratuita. Ti basterà richiederla direttamente sul mio sito www.regime-forfettario.it.

Compila il form con tutti i tuoi dati e ti richiamerò entro 12 ore.

Ringraziamo il Commercialista Giampiero Teresi per la preziosa guida realizzata segnalando a tutti l’opportunità di abbattere i costi di gesttione della propria Partita Iva con questo servizio online.

Simone Gussoni

Fonti: www.regime-forfettario.it
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