Nel reparto di medicina dell’ospedale ‘Santa Scolastica’ di Cassino, la violenza ha colpito nuovamente il personale sanitario. Ieri pomeriggio, un’infermiera è stata brutalmente aggredita da un paziente sessantenne che si rifiutava di riprendere la terapia prescritta. Quest’atto violento, descritto come un’aggressione inspiegabile, è stato fermato grazie all’intervento coraggioso degli altri pazienti e del personale medico presente.
L’infermiera aggredita è stata immediatamente trasferita al pronto soccorso e sottoposta a una tac per valutare le conseguenze delle ferite riportate durante l’aggressione. Questo episodio si aggiunge a una serie di incidenti simili, inclusa un’altra violenta aggressione avvenuta la mattina precedente al ‘Fabrizio Spaziani’ di Frosinone.
Non solo la violenza, ma anche la carenza di personale e di strumenti continua a essere un problema evidente. Gli equipaggi delle ambulanze sono spesso costretti a sostare per ore nei parcheggi degli ospedali, in attesa di rientrare in possesso delle barelle, fondamentali come letti d’emergenza per i pazienti che richiedono cure immediate.
Questa serie di episodi dimostra la necessità di azioni immediate per garantire la sicurezza del personale sanitario. È fondamentale implementare misure di sicurezza più efficaci, fornire supporto psicologico per il personale coinvolto in episodi di violenza e affrontare la carenza di personale e strumenti.
È urgente adottare strategie concrete e a lungo termine per contrastare la violenza contro il personale medico e migliorare le condizioni di lavoro, garantendo così un ambiente sicuro e protetto per coloro che quotidianamente si dedicano alla cura e alla salute degli altri.
Redazione NurseTimes
Fonte: Frosinone Today
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