È questa la motivazione della diffida che l’Aadi (Associazione Avvocatura degli infermieri) invia alla Asl Roma 3.
Come specifica l’Aadi “l’infermiera della ASL Roma 3 che lavorava in endoscopia prima di essere spostata a mansioni amministrative durante l’emergenza Covid si è presentata alla medicina del lavoro per chiedere di rientrare nel suo precedente servizio, ma il medico, dopo averne misurato l’altezza, ha rifiutato la sua richiesta perché troppo bassa”.
Nella diffida l’Aadi precisa che il medico “dichiarava 140 centimetri, nonostante la contestazione dell’infermiera che asseriva la sua altezza in 149 centimetri, successivamente accertata presso una farmacia in 150 centimetri per un peso di 60 Kg”.
Al direttore generale della Asl Roma 3 l’Aadi “chiede di sapere a quanto ammonta l’altezza che deve possedere un’infermiera per lavorare in un servizio di endoscopia e di indicarne la fonte Scientifica” e “se esistono anche prescrizioni sul peso, atteso che la dipendente non potrà aumentare la sua altezza (in quanto genetica), ma potrà diminuire o aumentare il suo peso all’occorrenza”.
Si attende ora la replica dei responsabili chiamati in causa dalla diffida.

Redazione NurseTimes
Rimani aggiornato con Nurse Times, seguici su:
Telegram https://t.me/NurseTimes_Channel
Instagram https://www.instagram.com/nursetimes.it/
Facebook https://www.facebook.com/NurseTimes.NT
- AORN Caserta: avviso pubblico per infermieri, ostetriche e oss, incarichi temporanei
- Ceccarelli (COINA): “La super intramoenia divide la Lombardia, corsie veloci per i ricchi, cittadini lasciati soli”
- Flat tax 5% sugli straordinari degli infermieri: pronta disponibilità esclusa
- Rsa in allarme: Regione autorizza Oss al posto degli infermieri. La Fials ricorre al Tar
- Tutte le novità del CCNL Sanità 2022-2024: 172,37 euro per tredici mensilità e arretrati medi attorno ai 1.200 euro
Lascia un commento