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Infermiera fuori servizio rianima 64enne sardo in aeroporto salvandogli la vita

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Infermiera fuori servizio rianima 64enne sardo in aeroporto salvandogli la vita
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Un’infermiera neolaureata fuori servizio, pronta per partire per le vacanze estive, ha salvato la vita di un uomo colto da malore in aeroporto.

Si tratta di Francesca Chessa, 27enne di Villamassargia, in servizio presso l’ospedale  al Brotzu di Cagliari. È stata lei a rianimare l’uomo in arresto cardiaco al piano inferiore dell’aeroporto di Elmas.

“Ho iniziato a praticargli il classico massaggio, poi ho dato una scarica decisiva col defibrillatore. Ho solo fatto il mio dovere, stavo partendo in vacanza ma una vita in pericolo ha priorità su tutto.

Nonostante stesse per imbarcarsi sul proprio volo, ha lasciato in fretta i bagagli a terra per correre dalla persona in pericolo di vita, attratta dalle urla delle molte persone presenti in fila per imbarcarsi sul volo che li avrebbe portati a Pisa.

“Oddio, il signore è svenuto”, ha urlato qualcuno. Ma per il 64enne sardo non si sarebbe trattato di un semplice svenimento. La professionista ha subito capito che la situazione fosse estremamente grave: “Ho detto ad una signora di abbassargli subito le gambe, era inutile. Gli ho preso il battito del cuore dal polso, stava già respirando molto male e aveva le pupille ferme. Una ragazza del personale della Sogaer mi ha portato un defibrillatore”, racconta la giovane, che nel frattempo aveva già avvisato tutti che fosse un infermiera spiegando che sapesse quello che stava facendo.

“È bastata una scarica per rianimarlo, per fortuna. Dopo ho continuato a massaggiarlo, sino a quando non sono arrivati i medici della guardia medica dell’aeroporto”. Poi, il 64enne è stato trasportato all’ospedale.

Francesca Chessa ha poi proseguito il proprio itinerario di viaggio, imbarcandosi per Pisa, per iniziare le sue vacanze. Durante le interviste rilasciate ha però sempre voluto minimizzare:

“Sono un’infermiera, e chi fa il nostro lavoro deve essere sempre pronto ad intervenire per salvare la gente. La moglie del signore al quale ho salvato la vita mi ha già chiamato, ringraziandomi, quando il marito starà meglio ci vedremo”.

Simone Gussoni

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