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Incredibilmente fiera di essere “solo” una infermiera

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Uno sfogo “liberato” in web e che è diventato virale. È stata questa la risposta di Caitlin Brassington, infermiera pediatrica australiana, ad un conoscente che le ha fatto notare di essere “solo” una infermiera.

Era di ritorno da un estenuante turno di lavoro presso l’ospedale privato di Toowoomba (Queensland, Australia), Caitlin Brassington, infermiera pediatrica e mamma di tre bambini. Quando ad un certo punto, poco prima di arrivare a casa, si è ricordata di doversi fermare per comprare del latte.

Ed è così che ha incontrato un suo conoscente, una persona che non l’aveva mai vista in divisa e che non aveva mai sospettato, fino a quel momento, che Caitlin fosse “solo” un’infermiera.inst

Non era la prima volta, nei suoi 18 anni di carriera, che la donna ascoltava quello sminuente “solo” riferito al proprio ruolo; tanto che, oramai, quasi non ci faceva più caso. Eppure, quella volta, la cosa l’ha oltre modo turbata ed ha suscitato in lei una dettagliata riflessione; che la professionista ha deciso di “liberare” nel web grazie ad un post su Instagram, che è diventato virale e che rappresenta un chiaro manifesto a difesa della professione infermieristica in tutto il mondo:

Io sono solo un’infermiera? Ho aiutato molti bambini nel mondo, alcuni avevano bisogno di un aiuto per il loro primo respiro. Eppure sono solo un’infermiera. Ho tenuto le mani di pazienti e garantito loro la dignità mentre esalavano l’ultimo respiro, eppure sono solo un’infermiera. Ho assistito genitori in lutto dopo la perdita di un figlio, eppure sono solo un’infermiera. Ho rianimato dei pazienti, eppure sono solo un’infermiera. Ho conoscenze mediche che mi permettono di valutare, curare e gestire i pazienti, eppure sono solo un’infermiera. Posso capire quando un neonato ha una diminuzione dell’entrata di aria in un polmone, eppure sono solo un’infermiera. Posso istruire i pazienti, gli assistenti, gli infermieri, eppure sono solo un’infermiera. Sono l’avvocato dei miei pazienti in un sistema sanitario che non sempre pone gli interessi dei pazienti in prima posizione, eppure sono solo un’infermiera. Perderò le feste natalizie, i compleanni di miei figli, le recite scolastiche per prendermi cura dei pazienti, eppure sono solo un’infermiera. Posso fare prelievi del sangue e suturare una ferita, eppure sono solo un’infermiera. Posso gestire un arresto cardiaco in un neonato, in un bambino o in adulto, eppure sono solo un’infermiera. Conosco la dose di adrenalina o amiodarone che può rimettere in vita un bambino in base al suo peso, eppure sono solo un’infermiera. Ho esperienza e conoscenze che hanno salvato la vita di alcune persone. Quindi, se io sono solo un’infermiera, sono incredibilmente fiera di esserlo”.

Grazie, Caitlin.

Alessio Biondino

Fonte: Huffington Post, Instagram

Foto: Huffington Post, ABC News, Instagram

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