Un’ennesimo episodio di violenza nei confronti di operatori sanitari di un Pronto Soccorso ha avuto luogo l’altro ieri nell’ospedale di Seriate (BG)
Un uomo, giunto in triage alle ore 2.00 di notte per “una brutta escoriazione al ginocchio” ha dato in escandescenza vedendo come altri utenti fossero stati visitati prima di lui.
Dopo aver capito che avrebbe dovuto attendere per un periodo imprecisato prima di essere curato, ha dato in escandescenza.
In quel frangente è iniziata la prima discussione con il personale medico in quanto il paziente pretendeva che gli venisse chiamato un taxi per fare ritorno a casa.
Ha spintonato ed aggredito tre infermiere in servizio nelle salette ed un medico del Pronto Soccorso, il quale ha rimediato un morso in testa.
Ha colpito gli operatori con numerosi calci e pugni provocando lesioni giudicate guaribili in 10 giorni per ogni infermiera. Numerose contusioni sono state riscontrate anche sul corpo del medico intervenuto in soccorso delle infermiere.
Solo l’intervento delle volanti dei Carabinieri hanno permesso di evitare il peggio.
Il “paziente” ha distrutto numerose apparecchiature mediche per sfogare la sua rabbia dovuta alla lunga attesa.
Dopo interminabili minuti di follia i militari giunti sul posto sono riusciti a farlo tranquillizzare promettendogli che sarebbe stato curato immediatamente.
Visitato poco dopo, è stato trasferito nel reparto di Neurologia, nel quale ha continuato ad inveire contro il personale infermieristico, senza però passare alle vie di fatto. Poche Oren dopo è stato dimesso.
“Mentre visitavamo altri pazienti – racconta il medico – si è introdotto nel modulo dell’internista, sedendosi su una sedia e annunciando che sarebbe rimasto a mangiare e a dormire, chiedendo nuovamente che gli fosse chiamato un taxi. Dopo qualche attimo di silenzio, improvvisamente ha iniziato a dare in escandescenze, aggredendo me e un’infermiera”.
La furia dell’uomo è diventata incontrollabile: “Sono stato colpito con due pugni, poi mi ha morsicato sulla testa e mi ha buttato a terra – continua il medico – Ha iniziato a scagliarmi contro il monitor di un computer e la tastiera, poi ha ribaltato il lettino: una volta rialzato, in 4 lo abbiamo bloccato e liberato l’infermiera aggredita, permettendo a tutti di uscire dalla stanza delle visite dove è rimasto rinchiuso in attesa dell’arrivo dei carabinieri”.
“È stato allontanato dall’ospedale non senza difficoltà mentre urlava in corridoio, rischiando di arrivare alle mani. Il problema è sempre lo stesso: al minimo di attesa la gente si innervosisce e, anzi, probabilmente arriva già snervata in Pronto Soccorso.
Rispetto a 15 anni fa i pazienti si pongono in modo molto più minaccioso verso il personale medico: ognuno ha le sue necessità ma le tempistiche sono quelle, meno di 10 minuti a persona è davvero impossibile quindi il calcolo dell’attesa minima è presto fatto.
Il Bolognini ha problemi di sicurezza? E’ un piccolo ospedale con una grande affluenza e può creare più problematiche, si può creare del malcontento perchè magari i pazienti si aspettano meno code rispetto a una struttura come Bergamo”.
Nell’ospedale di Seriate si erano già verificati episodi di violenza nelle settimane scorse, seppur di minore entità.
I dirigenti ospedalieri stanno considerando l’ipotesi di organizzare un presidio di sicurezza.
Massimo Randolfi
Fonte: Repubblica
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