Home Regionali Liguria Imperia, scatta la sospensione per 17 oss no vax
LiguriaNT NewsRegionali

Imperia, scatta la sospensione per 17 oss no vax

Condividi
Decreto Covid: "scudo penale" per i vaccinatori รจ legge
Condividi

Intanto sono saliti a 400 i sanitari che hanno proposto ricorso al Tar della Liguria contro l’obbligo vaccinale.

Nella provincia di Imperia 17 operatori socio-sanitari in forza ad alcune residenze per anziani sono stati sospesi con effetto immediato per aver rifiutato il vaccino anti-Covid. Previsto anche lo stop allo stipendio, dopo che l’Asl 1 imperiese ha inviato le rispettive lettere di richiamo agli interessati e, successivamente, le comunicazioni alle direzioni delle strutture.

Oltre alla sospensione del lavoro, che รจ immediata, รจ previsto anche lo stop dello stipendio. I sospesi possono comunque sanare la propria posizione ed essere reintegrati, sottoponendosi alla vaccinazione entro il 31 dicembre. Si tratta dei primi provvedimenti intrapresi dall’Azienda sanitaria locale. A questi, nelle prossime settimane, ne seguiranno altri, che riguarderanno tutti i lavoratori della sanitร  no vax inseriti nell’elenco che Alisa ha inviato alle Asl provinciali.

Intanto รจ salito a 400 il numero dei sanitari che hanno proposto ricorso al Tar della Liguria. Il 6 ottobre avrร  luogo l’udienza di merito per stabilire la legittimitร  della richiesta di sospensione in via cautelativa dellโ€™obbligo vaccinale. “Il ricorso – รจ scritto nel relativo atto – si fonda sulla illegittimitร  costituzionale, sotto plurimi profili, di diritto interno e diritto europeo, di un obbligo riferito a un vaccino di cui non รจ garantita nรฉ la sicurezza nรฉ lโ€™efficacia, essendo la comunitร  scientifica unanime nel ritenere insufficiente, sia dal punto di vista oggettivo sia dal punto di vista temporale, la sperimentazione eseguitaโ€. Per i ricorrenti, qundi, lโ€™obbligo di vaccinazione รจ applicativo โ€œdi una disposizione legislativa violativa del diritto europeo, incostituzionale e lesiva del diritto inviolabile di libertร  di scelta, di prevenzione e di cura, tanto piรน a fronte dellโ€™assenza di garanzia di sicurezza ed efficacia”.

Nello stesso atto si legge inoltre: “รˆ noto che il breve tempo di cui si sono potute giovare le case farmaceutiche per gli studi, la predisposizione e la sperimentazione delle soluzioni vaccinali oggi disponibili non ha consentito di raggiungere quelle condizioni di sicurezza ed efficacia dei vaccini medesimi, che devono assistere ad ogni prestazione sanitaria imposta. Diversi studi e le stesse case farmaceutiche produttrici dei sieri vaccinali, infatti, riconoscono da un lato che non sono ancora note le potenzialitร  dei vaccini sotto il profilo della loro capacitร  di impedire la trasmissione del virus, la capacitร  di impedire la contrazione della malattia e la durata temporale dellโ€™efficacia preventiva, e dallโ€™altro, che non sono ancora note le conseguenze, soprattutto a lungo termine, derivanti dalla somministrazione dei vacciniโ€.

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarร  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati