Una giornata di grande confronto è quella che si è svolta lo scorso 7 novembre 2015, organizzata dal collegio IPASVI BAT in collaborazione con l’AADI (Associazione Avvocatura Diritto Infermieristico),in un evento dal titolo: “La strategia mobbizzante del demansionamento infermieristico”, avente come ospite il presidente nazionale AADI il prof. Mauro Di Fresco.
Di Fresco ricorda che: “il demansionamento infermieristico è lo svolgimento di mansioni inferiori, risarcibili quando queste diventano continue (cioè svolte tutti i giorni), prevalenti (cioè occupano la maggior parte del tempo che invece dovrebbe essere dedicato dall’infermiere per un altro tipo di assistenza), e strutturate(cioè che diventano normale routine lavorativa)”.
Il reale pericolo di questo fenomeno è quello di snaturare la professione, a causa di carenze e disservizi della struttura in cui si opera, utilizzando gli infermieri come semplici tappabuchi, violandone il loro codice deontologico e abbassando così il livello delle prestazioni sanitarie a cui siamo preposti.
Questa problematica, non ancora ben chiara ai nostri colleghi, viene illustrata attraverso un progetto fortemente voluto dal collegio IPASVI BAT e presentato dalla “Commissione Demansionamento” dall’infermiera referente Luciana Marmo, un lavoro realizzato per fotografare la condizione reale di tale fenomeno presente delle varie unità operative della ASL BAT: attraverso la raccolta dati e la somministrazione di questionari si è evidenziata una notevole percezione della tematica, causata da una grave carenza delle figure di supporto.
Questo gruppo di lavoro voluto dal collegio IPASVI BAT, ha l’obiettivo ultimo di creare un “osservatorio permanente” che studierà il fenomeno del demansionamento e i rispettivi carichi di lavoro esteso a tutta la Regione Puglia.
Il prof. Di Fresco spiega inoltre che l’AADI (Associazione Avvocatura Diritto Infermieristico) nasce dalle “macerie dei sindacati”, a seguito delle espressioni di dissenso da parte di infermieri che non trovavano soluzioni ai loro problemi, e questa associazione vuole essere una risposta a queste problematiche. “Ci occupiamo di risolvere tutte le questioni inerenti al rapporto di lavoro e soprattutto alla professionalità” Al primo posto c’è la lotta al demansionamento e al mobbing. “Noi siamo nati per cambiare le cose, vogliamo eliminare lo sfruttamento dell’infermiere negli ospedali e nelle case di cura private, e non si può permettere che una professione così importante come la nostra finisca poi semplicemente nell’occupare mansioni che non sono di loro competenza, per sopperire alla carenza di personale ausiliario”.
Il demansionamento è una piaga nazionale, parlarne vuol dire informare e far conoscere qual è la realtà di questo fenomeno.
Savino Petruzzelli
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