Il Direttore Generale della Asl di Lecce, Giovanni Gorgoni, direttamente dal suo profilo facebook, condanna con forza i gravi fatti della notte di San Lorenzo, che hanno coinvolto 4 ragazzine dai 14 ai 16 anni, soccorse su una spiaggia di Specchiolla e ricoverate in ospedale per sospetto coma etilico.
Una delle quattro è stata poi trasferita nell’ospedale Perrino di Brindisi per intossicazione da alcol. Le altre dimesse dopo essere state sottoposte ad adeguati trattamenti. Le ragazze si sono sentite male in spiaggia e gli amici hanno quindi chiamato i soccorsi.
Il caso è stato segnalato alla Procura dei minori di Lecce che accerterà se, oltre ad aver assunto alcol, le ragazzine risultino positive anche ad altri tipi di sostanze.
Le parole del Direttore Generale;
Questo è un post sgarbato.
Nella passata notte di San Lorenzo di cadente c’era ben altro che le stelle: (s)cadenti il buon senso, la responsabilità per la propria salute, la logica del gruppo (o branco?) e la premura verso i propri figli. Scadente, tutto sommato, l’amore per la vita.
Nella sola notte di ieri, il Servizio 118 della mia Asl è stato costretto a intervenire in 11 casi per stato di ebbrezza: 11 potenziali tragedie ma anche 11 ambulanze sottratte a chi poteva seriamente averne bisogno per stati di malattia.
Degli 11 ben 6 erano minorenni…
I pochi denari che lo Stato mi passa mi servono per curare malati di cancro, persone con disabilità, pazienti cronici e non autosufficienti. Possibilmente non i “bimbominkia” grandi e piccini in cerca del fottutissimo quarto d’ora indimenticabile.
Avviso ai naviganti delle terre e dei mari di agosto: chi beve non è FIGO, è un COGLIONE!
Un messaggio chiaro con parole forti che arrivano dirette e richiamano al senso di responsabilità che tutti i cittadini dovrebbero avere, dai giovani che rincorrono un “falso” benessere rifugiandosi nell’alcool o sostanze stupefacenti, ai genitori che dovrebbero essere più presenti, trasmettere loro i veri valori della vita, evitando tragedie che potevano avere dei risvolti più tragici.
Abbiate più rispetto di voi stessi, della vostra vita e quella degli altri, non utilizzate “scorciatoie” pericolose per divertirvi!
Giuseppe Papagni
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