L’infermiere pesarese si rimangia la parola, dichiarando di non volersi dimettere dalla carica di deputato
Fa dietrofront, Andrea Cecconi, infermiere pesarese eletto alla Camera dei deputati col Movimento 5 Stelle.
Finito nello scandalo Rimborsopoli per aver truccato i documenti sulla restituzione di parte dello stipendio (imposta dal suo partito), in un primo momento si era impegnato a dimettersi. Oggi ha dichiarato invece di non essere intenzionato a compiere questo passo. Ecco la breve intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Ma non aveva firmato il contratto dei 5 Stelle per dimettersi?
«Quello? Per me è carta igienica».
Perché lo ha firmato, allora?
«Pensavo valesse. Ma ho chiesto a una mia amica legale e ha detto che non vale nulla».
Che farà, dunque?
«Mi iscrivo al Misto. Ma spero che i 5 Stelle mi riammettano. Non li supplico mica. Ma mi manca quella comunità, non porto rancore e spero non me ne portino».
E gli altri partiti?
«Mi hanno chiamato in molti, anche amici leghisti. Ma mi comporterò come un 5 Stelle».
Ha mantenuto i rapporti con loro?
«Ma certo. Hanno scoperto che ero in montagna da un like di Toninelli a un post di mia moglie. Ho buoni rapporti con molti, compreso Di Maio».
E se non la riammettono? Restituirà i fondi come gli altri M5S?
«Se me lo chiedono».
Fonte: Corriere della Sera
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