Nonostante l’emergenza Coronavirus anche nella regione Marche, il concorso per infermieri atteso da mesi da migliaia di candidati si è svolto regolarmente, o quasi.
Centinaia di mascherine chirurgiche e guanti sono stati distribuiti ai partecipanti della prova scritta finalizzata alla formazione della graduatoria a tempo determinato per infermieri.
Candidati da ogni regione di Italia si sono radunati al PalaRossini di Ancona, nonostante le raccomandazioni divulgate dal ministero ed il veto della Regione Marche.
L’esame dunque si è svolto nonostante il veto, e l’esigenza di non farlo saltare è stata dettata dal fatto che “oltre ad aver rispettato tutte le norme vigenti – spiega Antonello Maraldo, direttore amministrativo dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona – dopo il 30 aprile ci sarà meno personale. E presentare delle strutture sanitarie sguarnite di 70 o 80 persone, probabilmente esporrebbe i cittadini a un rischio maggiore”.
La necessità di far svolgere l’esame è stata giustificata da Rosalia Mercanti, dirigente professioni sanitarie infermieristiche degli Ospedali Riuniti di Ancona.
«Per i candidati c’è il bisogno di trovare un posto di lavoro e per noi è importante perché così possiamo avere una graduatoria per assumere personale. Purtroppo non potevamo prevedere l’emergenza coronavirus. Ma abbiamo creato le condizioni di sicurezza”.
Secondo gli organizzatori tutte le norme di sicurezza sarebbero state rispettate: una persona ogni due seggiolini liberi in modo da stare ad almeno un metro di distanza.
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