Numerose irregolarità avvenute nel corso della prova pre-selettiva del concorso per infermieri svoltosi presso l’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio rischierebbero di invalidare il test.
Qualche candidato avrebbe utilizzato il proprio cellulare per fotografare i quesiti inviandoli poi ad altri partecipanti tramite WhatsApp.
Ma i sospetti avanzati dal Codacons non si limiterebbero a quanto sembrerebbe essere ormai una cattiva abitudine assolutamente diffusa. In alcune conversazioni private avvenute sui social networks, sarebbero state divulgate in anticipo le domande della prova che solo i membri della commissione avrebbero dovuto conoscere.
Anche le fotografie della stessa sarebbero state inviate giorni prima ad alcuni fortunati candidati.
Alcune discussioni e molti post apparsi sul web sono ora al vaglio della Procura
Sulla vicenda esprime forte preoccupazione la consigliera comunale Manuela Costanzo:
«Se le indiscrezioni si rivelassero veritiere – dichiara – saremmo davanti ad un fatto di enorme gravità su cui le autorità giudiziarie preposte sono chiamate a fare luce. Da tutta questa storia emerge però un grosso dubbio: perché chi ha scoperto, in sede d’esame, i presunti candidati a fotografare i test non ha immediatamente segnalato l’accaduto alla commissione d’esame e allertato le forze dell’ordine?
Sicuramente un intervento tempestivo sarebbe stato utile per identificare gli eventuali trasgressori e verbalizzare le denunce, acquisendo anche tutti i mezzi di prova necessari per dimostrare quanto successo».
Manuela Costanzo richiama alle proprie responsabilità tutti, nessuno escluso: «Di questo episodio devono assumersi la propria responsabilità sia i candidati, che hanno tenuto con sé il cellulare nonostante il divieto espresso, che la ditta esterna a cui è stato affidato il compito di garantire uno svolgimento sereno del concorso e che avrebbe dovuto maggiormente vigilare».
Non mancano nelle parole della consigliera riflessioni sui dipendenti a tempo determinato che da anni attendevano questo concorso per uscire dal precariato: «Oltre al danno, questa è una grande beffa per tutti i professionisti che per due anni hanno lavorato all’Ospedale, tramite contratti prorogati, e che in questo concorso, su cui nutrivano aspettative di stabilizzazione, sono stati messi alla stessa stregua di tutti gli altri candidati».
A pagarne le conseguenze sarà l’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio «la cui credibilità – sottolinea Manuela Costanzo – non deve essere messa in discussione e che da anni attende di poter rimpolpare il personale infermieristico sia per assicurare una migliore assistenza ai pazienti che per porre un freno all’aumento delle spese».
Tutti gli indizi sono ora in mano alla Procura, chiamata in causa per valutare la vicenda:
«Le autorità giudiziarie indaghino su quanto successo e se fosse tutto vero, le persone coinvolte vengano escluse subito dal concorso e punite a tutela della serietà e della correttezza che devono caratterizzare una procedura così importante».
Simone Gussoni
Fonte: Gazzetta del Sud
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