Incredulità e tristezza nel direttivo provinciale degli infermieri: «Una grande persona e una grande professionista».
Incredulità, sgomento e una profonda tristezza. Sono queste le parole che meglio descrivono in questi giorni lo stato d’animo di tutta la comunità professionale infermieristica colpita dalla morte, improvvisa quanto tragica (a seguito di un incidente stradale, ndr), di Stefania Piva, responsabile del personale infermieristico della casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro.
La notizia, arrivata sabato pomeriggio a poche ore dall’incidente stradale occorso a Ceregnano, ha gettato nello sconforto anche il direttivo del Collegio Ipasvi di Rovigo. «Nessuna parola – commenta il presidente Marco Contro – potrà lenire il dolore della famiglia e degli amici di Stefania. Tengo a manifestare il mio profondo cordoglio e quello di tutto il direttivo per l’improvvisa perdita della cara Stefania, per la quale nutro e sempre nutrirò grande stima come persona e come professionista. In molte occasioni, con la sua collaborazione, Stefania è stata essenziale, distinguendosi per competenza, sensibilità umana e professionale».
Una professionista che ha iniziato la propria carriera infermieristica nel 1985, quando si è iscritta all’albo del Collegio Ipasvi di Rovigo, compiendo poi un percorso di assoluto rispetto, fino a ricoprire un ruolo importante all’Ospedale di Porto Viro. «Stefania è l’esempio – affermano i responsabili del direttivo provinciale – di come dietro un’infermiera competente, dietro una brillante professionista, debba esserci una grande persona. Siamo vicini ai suoi famigliari, a tutti i suoi cari e, soprattutto, alla figlia Martina. Stefania ha lasciato nella nostra realtà professionale un segno indelebile, che non sarà dimenticato».
Collegio Ipasvi di Rovigo
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