La ricerca, assieme alla clinica e alla dirigenza, rappresenta uno dei settori di impegno professionale per gli infermieri
La ricerca infermieristica può coinvolgere molteplici aspetti: da quello strettamente clinico alla medicina narrativa, dallo sviluppo di nuovi protocolli assistenziali alla teoria del nursing.
Le tipologie di ricerca che coinvolgono più direttamente i pazienti (ad esempio le ricerche che abbiano per oggetto delle procedure assistenziali) necessitano di una riflessione sui codici etici, atti a indirizzare i ricercatori infermieristici. Il Rapporto Belmont definisce alcuni principi etici importanti da seguire, ossia: la beneficenza, il rispetto della dignità umana, l’informazione completa e la giustizia.
- La beneficenza prevede che si eseguano azioni volte al bene dei partecipanti alla ricerca.
- Il rispetto della dignità umana implica il diritto dei partecipanti all’autodeterminazione nella partecipazione alla ricerca.
- L’informazione completa prevede che i ricercatori forniscano ai pazienti tutte le informazioni necessarie sui loro diritti nonché sui costi e benefici dello studio.
- La giustizia garantisce un trattamento equo e il diritto alla privacy.
L’infermiere ricercatore, al fine di mantenersi fedele a questi principi etici e alla propria deontologia professionale, è chiamato a conoscere e mettere in pratica procedure come l’anonimato, la valutazione rischio/beneficio e il consenso informato. Si rende allora indispensabile per i professionisti sanitari responsabili dell’assistenza infermieristica, ricordare che nella propria professione il saper fare non è mai dissociato dal saper essere in senso etico, nella pratica clinica così come nella ricerca.
Umberto Donato
Fonti: “Fondamenti di ricerca infermieristica” D.F Polit, C.T Beck.
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