Il premier: “Riserviamo grande attenzione al settore”. Il ministro: “Si chiude la stagione dei tagli”.
“Da qui al 2023 mi piacerebbe lanciare un patto sulla Salute e sforare, o sfiorare, i 10 miliardi di investimenti nel settore”. Così il premier Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa convocata insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, al viceministro Pierpaolo Sileri e al sottosegretario Sandra Zampa per stilare un bilancio dei primi 100 giorni di attività del Governo in tema di sanità.
“L’attenzione che stiamo riservando al comparto sanità non ha precedenti e vogliamo fare anche meglio – ha aggiunto –. Il nostro obiettivo è tutelare un diritto fondamentale della nostra Costituzione. Quindi una tutela della salute sempre più incisiva, prestazioni sempre più adeguate ed efficaci, servizi sempre più efficienti, lotta a tutte le diseguaglianze, che sono sociali e territoriali e che diventano ancora più intollerabili in questo settore. Rafforzare questo comparto, queste prestazioni, questi servizi è il massimo strumento di coesione che un Paese possa esprimere, ma anche una cartina di tornasole per misurare il grado di civiltà di un Paese”.
Per riuscire nell’intento, però, bisogna sapere guardare oltre i bilanci: “Lasciando da parte il Pil che cresce e i misuratori economicistici, siamo andati a guardare che tipo di prestazioni si offrono e che diseguaglianze si addensano in questo settore. Questa è la premessa che ci ha spinto a investire sulla sanità. Perché con la Sanità noi parliamo a tutti i cittadini. È uno strumento di eguaglianza privilegiato. Vogliamo che la qualità di vita delle persone sia migliore. Per questo ci rivolgiamo alla salute nella sua dimensione di vita integrale. Il progetto politico è molto chiaro e, nonostante gli stringenti vincoli di bilancio, non vogliamo rinunciarci”.
Così, invece, il ministro Speranza, che ha sottolineato l’abolizione del superticket e le risorse messe in campo dal Governo per la sanità: “Faremo il possibile per abbassare la diga che frena l’accesso dei cittadini e per favorire che il più largo numero di persone possa accedere al Ssn. Il messaggio che vogliamo lanciare è che si chiude la stagione dei tagli alla sanità e si comincia a investire. L’impegno di 10 miliardi da qui a fine legislatura è un impegno storico”.
Riguardo ai nodi sul Patto per la Salute con le Regioni, Speranza ha evidenziato come le misure illustrate nel corso della conferenza stampa siano già state tradotte in emendamenti, con l’approvazione della Legge di bilancio e con l’approvazione del decreto fiscale, diventano legge dello Stato. C’è stata una riunione su una bozza sottoscritta dalle Regioni, dal Mef e dal ministero della Salute in cui i nodi sono stati sciolti, Quindi sono ottimista che si possa arrivare in tempi brevi anche all’approvazione in Conferenza Stato-Regioni”.
Il ministro ha anche parlato del tanto atteso Ddl Antiviolenza: “È molto importante che sia stato approvato al Senato all’unanimità. Ora c’è una discussione in corso alla Camera. Il Governo è tifoso di questo provvedimento, ma rispettoso del percorso parlamentare. L’auspicio è che possa essere approvato al più presto”.
Infine Speranza ha annunciato di avere affidato le deleghe al viceministro Sileri e alla sottosegretaria Zampa. Il primo si occuperà di ricerca, università, dispositivi medici, rapporto sanità-ambiente e altro. La seconda di minori, salute mentale, immigrazione, medicina di genere e intelligenza artificiale (“Altro grande tema del futuro”).
Redazione Nurse Times
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