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Ha compiuto 100 anni Miguel, il paziente sieropositivo più anziano al mondo

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Ha compiuto 100 anni Miguel, il paziente sieropositivo
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Celebrare il proprio 100° compleanno rappresenta uno straordinario traguardo per chiunque ma per Miguel, conosciuto come “the Lisbon Patient” rappresenta un risultato straordinario per un’intera comunità di persone.

È difatti diventato la persona affetta da HIV più anziana al mondo. La cosa ancora più sorprendente è che la sua carica virale non sia rilevabile e che goda di un’ottima salute nonostante le 100 primavere. Vive tuttora in casa da solo in completa autonomia.

A causa della costante stigmatizzazione delle persone con HIV, Miguel ha richiesto che il suo nome completo e le sue foto non venissero divulgate. Per questo motivo anche i ricercatori hanno sempre utilizzato il nome di fantasia riportato in questo articolo per descrivere il caso clinico.

“Mi sento felice”, ha dichiarato l’anziano in un’intervista andata in onda sull’emittente canadese CTV News, parlando attraverso un traduttore simultaneo dall’ospedale portoghese che lo ha in cura. “Ho trascorso tutti questi anni senza ne disagi ne problemi.”

Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe ricevuto la diagnosi di sieropositività all’età di 84 anni compiuti, non riuscendo a capacitarsi di come avesse potuto contrarre l’infezione.

Dopo aver appreso ulteriori informazioni sulla malattia, Miguel decise di volerla combattere il virus. Dopo aver comunicato la decisione al dr. Henrique Santos, furono in molti che cercarono di convincerlo a desistere, considerata l’età.

Ma Miguel si dimostrò estremamente cocciuto, insistendo per iniziare un ciclo di chemioterapia.

“Tutto è andato bene, ma qualcosa avrebbe potuto andare storto”, racconta il paziente. “Ci sarebbero potuti essere segni di tossicità o avrebbe potuto non tollerare il trattamento. Avevamo dubbi anche sul l’aderenza del paziente”, raccontano i sanitari che lo presero in carico.

Quindici anni dopo è apparso evidente come Miguel ed il team di medici abbia preso la decisone giusta.

Secondo Inês Pintassilgo, uno dei medici che ha avuto in cura Miguel negli ultimi 3 anni, ha raccontato che la sua longevità può essere attribuita al fatto che abbia trascorso una vita salutare ed attiva, oltre all’assunzione regolare di farmaci, da quando ha ricevuto la diagnosi.

“Penso che possa insegnare a tutti noi come si possa vivere per gli stessi anni di una persona sana, pur essendo affetti da HIV”, racconta la Pintassilgo. “Oserei dire che, certamente l’HIV può creare disagio, ma se viene gestita al meglio, non sarà un grosso problema.”

Anche il prof. Giovanni Guaraldi dell’Università degli Studi di Modena si è espresso: “Credo che il paziente di Lisbona sia un segnale di speranza per tutte le persone che vivono con l’HIV per far capire che non hanno solo la possibilità di sopravvivere per pochi anni, ma potranno bensì vivere a lungo come qualsiasi altra persona. Lui è la dimostrazione che ricercatori e medici possano offrire cure migliori per le persone malate.”

Simone Gussoni

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