La senatrice Barbara Guidolin (M5S) presenta un emendamento per far riconoscere le indennità previste per i professionisti della sanità e rilancia l’idea di riformare la professione dell’oss
Stiamo lavorando per riconoscere l’indennità di specificità agli infermieri e e l’indennità di tutela per la promozione della salute prevista per le professioni sanitarie della riabilitazione, della prevenzione, tecnico sanitarie e di ostetrica, assistenti sociali e operatori sociosanitari del SSN.
Indennità che venivano previste con la scorsa legge di bilancio ma che ad oggi non sono ancora state distribuite.
Per questo ho presentato un emendamento in merito.
Questa mattina ho partecipato alla Tavola Rotonda “La valorizzazione delle professioni sanitarie e dei profili socio-sanitari”, organizzata dalla UIL-FPL.
Il futuro degli Oss deve fondarsi su alcuni pilastri:
- percorsi di formazione specialistica di base omogenei su scala nazionale per superare la frammentarietà della formazione attualmente articolata su base regionale;
- formazione continua di questa figura professionale;
- revisione del suo mansionario che risale al 2001 e che ormai è obsoleto e non più aderente alla realtà;
- Istituzione di un registro nazionale degli OSS.
Non solo, bisogna anche lavorare pensando ai giovani che vogliono intraprendere una professione a vocazione sanitaria o sociosanitaria, prevedendo un percorso scolastico ad hoc per tali professioni.
E’ un obiettivo ambizioso ma credo realizzabile attraverso le risorse che saranno messe in campo per dare attuazione al PNRR. Una riforma della figura dell’operatore sociosanitario non è più rinviabile, solo così l’Italia riuscirà ad adeguarsi alle esperienze più avanzate degli altri Paesi europei.
Redazione Nurse Times
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