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Grecia, sanità al collasso: la Puglia lancia l’allarme

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Dal Consiglio regionale arriva un appello al governatore Emiliano e al ministro Speranza: “Servono aiuti concreti. Prendete a cuore il problema”.

“La situazione della sanità in Grecia è ormai al collasso e, secondo notizie di stampa, impedisce l’erogazione delle più evolute cure farmacologiche ai malati oncologici. Tutti i Paesi europei devono attivare al più presto quella macchina della solidarietà che è tra le fondamenta dell’Unione. L’Italia, e in particolare la Puglia, tradizionalmente legate ad Atene, non possono restare a guardare questa lenta e drammatica agonia. Per questo chiedo al governatore Michele Emiliano e al ministro della Salute, Roberto Speranza, di intervenire con aiuti concreti, affinché possa presto nascere un ponte sanitario tra le due sponde dell’Adriatico che porti sollievo e speranza a chi soffre di gravi patologie. Allo stesso tempo ritengo fondamentale aumentare la sorveglianza nei depositi dei nostri ospedali affinché non si verifichino ulteriori furti di farmaci oncologici. Da pugliesi, non possiamo permettere che il dramma vissuto dalla popolazione greca per quanto riguarda l’assistenza medica diventi motivo di arricchimento per le organizzazioni criminali”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo.

A lanciare l’allarme sulla situazione greca è anche il presidente del gruppo consiliare LeU/I Progressisti in Regione Puglia, nonché segretario regionale di Articolo Uno, Ernesto Abaterusso: “La scelta del Governo greco di sospendere, a tempo indeterminato l’erogazione dei farmaci antitumorali è un errore drammatico, che rischia di incidere negativamente sulla vita di molti cittadini. Ancor più se la causa di tale disservizio è dovuta alla ristrettezza economica. Prendo atto con dolore della deriva del sistema sanitario in Grecia, ma nessun Governo ha il diritto di sottoporre alle logiche di tipo economico cure importanti, dalle quali dipende la qualità di vita dei cittadini, che nel caso greco sono già fortemente provati, e non possono essere dimenticati dalla sanità pubblica. Ecco perché chiedo al presidente Emiliano e al ministro Speranza di prendere a cuore il problema e di trovare ogni forma possibile per risolverlo”.

Redazione Nurse Times

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