Ricercatori della Stanford University stanno mettendo a punto un cocktail di farmaci in grado di interrompere l’ovulazione.
Prendere una pillola ogni giorno potrebbe presto diventare un lontano ricordo del passato per le donne che desiderano evitare una gravidanza indesiderata. Un team della Stanford University (California) è vicinissima a sviluppare una terapia on demand, cioè un cocktail di farmaci che potrebbe essere assunto appena prima del rapporto sessuale.
I ricercatori hanno infatti scoperto che una combinazione della pillola del giorno dopo e di un farmaco per l’artrite può interrompere l’ovulazione e compromettere il picco di fertilità. Questo insolito mix, somministrato con due compresse, potrebbe rappresentare il “miglior candidato” orale per il controllo delle nascite che si può assumere prima di un rapporto sessuale.
Il trattamento funziona appunto interrompendo l’ovulazione, il punto del ciclo mestruale in cui è più probabile che una donna rimanga incinta, che è anche il modo in cui funziona la pillola anticoncezionale. Sia i medici che i pazienti sono “molto interessati” allo sviluppo di un contraccettivo su richiesta. Le attuali pillole contraccettive possono infatti causare effetti collaterali come sbalzi d’umore, nausea, mal di testa, e possono aumentare leggermente il rischio di coaguli di sangue e cancro cervicale. Allo stato attuale le pillole contraccettive devono essere assunte ogni giorno o tre settimane al mese per funzionare. E le alternative on demand sono solo i preservativi e i diaframmi.
Nello studio, nove donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni hanno ricevuto una dose una tantum di 30 mg di ulipristal acetato e 30 mg di meloxicam durante il picco luteale, i giorni prima dell’ovulazione, quando è più difficile interromperla. L’ulipristal acetato, venduto come EllaOne, blocca o ritarda il rilascio dell’ovocita. Per prevenire la gravidanza la donna deve assumerlo entro cinque giorni dal rapporto sessuale, e quindi attualmente il farmaco non è utilizzato come una normale forma di contraccezione. Meloxicam è un farmaco antinfiammatorio usato per trattare condizioni a lungo termine, inclusa l’artrite reumatoide.
Mentre la pillola del giorno dopo interrompe l’ovulazione prima del picco luteale, è stato precedentemente notato che il meloxicam interferisce con l’ovulazione anche dopo l’inizio del picco luteale. Lo studio ha esaminato nove partecipanti, che sono stati monitorati per due cicli mestruali (circa due mesi) per identificare i loro normali schemi di ovulazione e quando si è verificato il loro picco luteale. Al loro terzo ciclo hanno ricevuto il cocktail di farmaci. Per determinare se l’ovulazione è avvenuta o se è stata interrotta hanno eseguito ecografie ed esami del sangue per misurare gli ormoni chiave.
Un farmaco, infatti, viene considerato un contraccettivo efficace se interrompe l’ovulazione. I risultati, pubblicati sulla rivista BMJ Sexual & Reproductive Health, mostrano che l’ovulazione è stata interrotta in sei donne, mentre otto hanno soddisfatto alcuni criteri per un’ovulazione incompleta. Durante il ciclo in cui le donne assumevano i farmaci, i loro cicli mestruali aumentavano di tre giorni, da 29 a 32, e i loro livelli di progesterone erano più bassi. Un partecipante ha riportato sanguinamento irregolare. I ricercatori hanno affermato che i risultati sono “promettenti” e suggeriscono che la combinazione di farmaci può interrompere l’ovulazione “quando il rischio di concepimento è più alto”.
Questo rende il nuovo cocktail un “candidato promettente per la valutazione come contraccettivo orale pericoitale (al momento del sesso)”, hanno detto gli scienziati, aggiungendo però che sono necessari ulteriori studi sulle prestazioni della combinazione di farmaci e sugli effetti collaterali che provocano. I risultati suggeriscono anche che l’assunzione di meloxicam insieme all’ulipristal acetato può aumentare l’efficacia della pillola del giorno dopo.
Redazione Nurse Times
Fonte: Sanità Informazione
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