Un forum di consulenti scientifici istituito dal governo ha avvertito i funzionari indiani all’inizio di marzo di una nuova e più contagiosa variante del coronavirus che stava prendendo piede nel paese. Il governo indiano, tuttavia, avrebbe ignorato gli avvertimenti. A denunciare l’accaduto sono Devjyot GhoshalKrishna Das su Reuters.
Così. milioni di persone, in gran parte senza mascherine, hanno partecipato a feste religiose e manifestazioni politiche. Decine di migliaia di agricoltori, nel frattempo, hanno continuato ad accamparsi ai margini di Nuova Delhi per protestare contro i cambiamenti di politica agricola del primo ministro Narendra Modi. Poco tempo dopo la situazione in India è diventata ingestibile: il secondo paese più popoloso del mondo sta ora lottando per contenere una seconda ondata di infezioni molto più grave della sua prima lo scorso anno. L’India ha segnalato 386.452 nuovi casi venerdì, un record globale.
L’avvertimento sulla nuova variante, all’inizio di marzo, è stato emesso dall’Indian SARS-CoV-2 Genetics Consortium, o INSACOG. L’avvertimento è stato trasmesso a un alto funzionario che riporta direttamente al primo ministro, secondo uno degli scienziati del forum che ha parlato a Reuters. Reuters, però, non è stata in grado di determinare con certezza se i risultati dell’INSACOG siano stati trasmessi a Modi stesso. L’ufficio di Modi, inoltre, non ha risposto alla richiesta di rilasciare una dichiarazione, fatta da Reuters.
L’INSACOG è stato istituito come forum di consulenti scientifici dal governo alla fine di dicembre specificamente per rilevare varianti genomiche del coronavirus che avrebbero potuto minacciare la salute pubblica. INSACOG riunisce 10 laboratori nazionali in grado di studiare le varianti del virus. I ricercatori dell’INSACOG hanno rilevato per la prima volta B.1.617, che ora è conosciuta come la “variante indiana del virus“, già a febbraio, ha detto a Reuters Ajay Parida, direttore dell’Istituto statale di scienze della vita e membro dell’INSACOG.
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