È stato firmato ieri 14 settembre dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dai Presidenti degli Ordini dei medici pugliesi un protocollo d’intesa che prevede la costituzione di un tavolo permanente con l’obiettivo di confrontarsi sulle tematiche di maggiore rilevanza per il settore sanitario.
Tra i temi che verranno messi all’ordine del giorno c’è il ruolo professionale del medico e dell’odontoiatra, con riguardo non solo alle qualità tecnico-professionali, ma anche alla funzione sociale e ai princìpi etici.
Altre aree di confronto saranno quelle della formazione, della programmazione e del fabbisogno di personale medico, nonché della promozione della legalità e della trasparenza a tutela dei cittadini e delle istituzioni.
Il tavolo dovrà inoltre promuovere iniziative per la prevenzione del fenomeno della violenza nei confronti degli operatori sanitari e interventi per migliorare gli standard di sicurezza sul lavoro degli operatori sanitari.
“Questo protocollo è un importante passo avanti nel dialogo tra istituzioni e professione medica, rafforzando quanto è stato portato avanti a livello nazionale tra Federazione nazionale degli Ordini dei medici e Conferenza Stato Regioni” – commenta Filippo Anelli, Presidente dell’Omceo Bari – “Abbiamo chiesto che nella prima riunione utile del tavolo di confronto venga messo all’ordine del giorno il tema delle borse di specializzazione per i giovani medici e dei processi formativi regionali”.
Auguriamo lunga vita di Presidente a Michele Emiliano cui sembra interessare esclusivamente la professione medica sopratutto in scadenza del suo mandato.
C’è da chiedersi se gli infermieri e le altre professioni sanitarie abbiano titolo e diritti ad essere rappresentate.
I medici, con Anelli in testa, nei gruppi social predicano l’Unità delle professioni, che “sembra“ interessi sino ad un certo punto.
E’ inutile ribadire ancora una volta come tutte le altre professioni sanitarie siano state del tutto ignorate illuse e svendute.
Per loro il Governatore Emiliano aveva promesso il premio covid.
Aveva promesso di espletare il concorso pubblico per infermieri nella prima settimana di settembre. Le prove verranno poi rinviate.
Migliaia di infermieri attendono la graduatoria del concorso di mobilità che avrebbe consentito loro di ricongiungersi con le proprie famiglie. Una mobilità che si attende da anni e che servirebbe a dare sollievo al sistema sanitario alle prese con l’emergenza covid.
Nessun infermiere o professione sanitaria è mai stata coinvolta a partecipare a tavoli di discussione dal Presidente con delega alla sanità.
Gli anelli del sistema ormai sono logori e arrugginiti.
Redazione Nurse Times
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