Momento di ripresa questo per il nostro Paese: all’alba di quella che si spera possa essere la nuova rinascita italiana post Pandemia ciò che resta sono solo i brandelli degli operatori sanitari stanchi ormai dopo mesi e mesi di lavoro.
Ci avevano promesso tante cose: soprattutto a noi infermieri. Bonus, indennità. Ma ad oggi tutto tace, anzi continuano a calpestarci togliendoci quel poco che abbiamo: ci tolgono le “cattedre” universitarie, ci bloccano le mobilità, le aspettative e le ferie.
Il malcontento di noi infermieri ormai è tangibile in ogni angolo d’Italia, lo è da anni ma ora ancora di più.
Si perché con questa emergenza si è capito ancora di più quanto sia necessaria ed importante la nostra figura come professionisti INTELLETTUALI.
Nelle guardiole dei reparti, sui social tutto il disappunto è all’ordine del giorno ma ora è il momento di agire e non più di chiacchierare. Esempio è la nascita di vari gruppi facebook aventi gli stessi punti in comune:
- uscita dal comparto professionale attualmente in vigore, con adeguamento dei salari;
- Riorganizzazione Corsi di Laurea triennale e magistrale dando più spazio ai professori ordinari infermieri e modificando i programmi didattici rendendoli più idonei alle nostre competenze;
- Aumentare la spendibilità delle specializzazioni (master) nello svolgimento della successiva attività lavorativa sul campo;
- Continuo aggiornamento e diffusione della nuova cultura infermieristica sulle testate giornalistiche e tramite social per far comprendere a chiunque che l’infermiere è un professionista LAUREATO, specializzato, e può essere professore, dirigente e…Dottore!
Chiediamo ai vari gruppi che si sono formati e si stanno formando per organizzare la protesta, di riunirci tutti in un comitato organizzatore comune. Al fine di coordinarci, abbiamo indetto una videoriunione a cui auspichiamo la massima partecipazione.
L’ idea è organizzare un flash mob nei principali capoluoghi di regione il giorno 10 giugno, come hanno fatto i colleghi torinesi. Siamo in attesa della collaborazione di tutti e degli adempimenti burocratici per le autorizzazioni alle manifestazioni.
Non vogliamo dei contentini, vogliamo essere riconosciuti per ciò che valiamo.
Fratelli Infermieri d’Italia, destiamoci!
Infermieri Uniti
Infermieri in Cambiamento
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