Il ministro a ruota libera in un’intervista a La7: ha parlato anche di sprechi, liste d’attesa e vaccini.
Tra le “priorità” del ministero della Salute c’è “l’eliminazione del superticket, perché i ticket possono arrivare a costare tanto da impedire l’accesso alle cure dei cittadini più in difficoltà”. Così, intervenendo alla trasmissione Tagadà (La7), Giulia Grillo, che ha aggiunto: “Punto ad abolirlo già in questa legge di Bilancio, o almeno a ridurlo per la maggior parte”.
L’abolizione del superticket rientra nel contesto generale delle risorse per la sanità, sulle quali il ministro ha detto: “Non posso ancora dire le cifre, ma ci saranno più risorse per la sanità, mentre non ci saranno tagli, salvo gli sprechi. Un primo passaggio sarà l’abolizione del superticket”. A proposito di sprechi: “Ci sono sprechi da aggredire. Sicuramente sulla spesa farmaceutica, dove ho subito istituito un Tavolo per capire come far costare meno allo Stato alcuni farmaci, che hanno avuto costi eccessivi e hanno fatto esplodere la spesa”.
Il ministro ha parlato anche delle differenze regionali in sanità e delle liste d’attesa: “La sanità si porta dietro molte differenze regionali storiche. In ogni caso, a mio avviso, il Ssn deve rimanere un pilastro fondante, proprio perché c’è un tema anche di solidarietà. Ma è chiaro che bisogna combattere le disuguaglianze regionali. Penso a ticket, superticket e liste d’attesa. Quest’ultimo è un tema su cui sto mettendo il massimo dell’impegno. Per intervenire sulle liste d’attesa, però, datemi almeno un anno”.
Sempre caldo, poi, il tema vaccini: “Ho ricevuto molti attacchi strumentali, ma voglio rassicurare i cittadini: sono una persona seria, un medico laureato con il massimo dei voti, e potete stare certi che con me non ci saranno problemi sui vaccini. L’obbligo flessibile in discussione al Senato è uno strumento di politica vaccinale, esattamente come la raccomandazione. Sono due strumenti che i Paesi utilizzano diversamente a seconda delle loro caratteristiche. Di solito l’obbligo viene usato quando ci sono dei dati epidemiologici importanti, che segnalano la presenza o l’arrivo di un’epidemia, o quando ci sono basse coperture vaccinali, cosa che ha portato il precedente Governo a fare il Decreto Lorenzin. La flessibilità è una legge che dà la possibilità di utilizzare l’obbligo quando ci sono i presupposti epidemiologici di cui parlavo. Oggi la Legge Lorenzin è superata, è rigida e fatta sull’urgenza. Non ti dà la possibilità di modulare l’uso dell’obbligo, come succede in Spagna e Germania”.
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