Sono in totale 35 le vittime accertate in seguito al crollo del ponte autostradale genovese
La società “Autostrade per l’Italia” comunica che “sulla struttura – risalente agli anni ’60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione“.
“I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova“, assicurano le Autostrade.
“Inizialmente pensavamo fosse un tuono vicinissimo a noi, abbiamo sentito un boato incredibile“. Questa la testimonianza di uno dei presenti al momento della tragedia.
Con estrema lucidità descrive quei momenti di terrore. “Noi abitiamo a circa 5 chilometri dal ponte, ma abbiamo sentito un botto pazzesco.
Eravamo in casa, quando abbiamo sentito un vero e proprio boato – dice -. Ci siamo spaventati tantissimo, abbiamo avuto molta paura. Ora la situazione è drammatica, il traffico completamente in tilt e la città paralizzata.
I Vigili del Fuoco comunicano la presenza di decine di auto sotto ai detriti.
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