L’ospedale del capoluogo ligure ha inaugurato il primo Centro di Chirurgia robotica pediatrica in Italia.
L’Irccs Gaslini è un centro riconosciuto di eccellenza nella chirurgia open classica e in quella mininvasiva pediatrica, anche per casi rari e complessi. Dopo tre anni di studio e sperimentazione, in occasione della Giornata del malato 2020, viene attivato nell’Istituto genovese il primo Centro di Chirurgia robotica pediatrica, attraverso l’installazione del sistema chiamato robot DaVinci: una tecnologia che migliora l’atto chirurgico per via mininvasiva, riducendo il traumatismo e aumentando la precisione tecnica, e quindi la qualità dell’assistenza, sempre sotto il diretto controllo del chirurgo.
All’inaugurazione hanno preso parte il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, e la vicepresidente e assessore alla Salute, Sonia Viale, con il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, e con i vertici dell’Istituto e della Fondazione Gaslini e della Fondazione Querci. “Oggi realizziamo un obiettivo importante per il futuro dell’ospedale, attraverso lo sviluppo della chirurgia robotica pediatrica volta a rafforzare la qualità delle cure e a migliorare il percorso del paziente pediatrico”, afferma con soddisfazione il presidente Pietro Pongiglione.
“Il bambino che necessita di chirurgia ha gli stessi diritti di essere sottoposto al miglior trattamento possibile di un paziente adulto – spiega il direttore generale Paolo Petralia –. Quindi di essere trattato al più alto livello tecnologico ma nell’ambiente più idoneo possibile, da esperti che quotidianamente lavorano con continuità anche con queste tecnologie, dove l’assistenza medico-infermieristica è specificamente pediatrica e integrata (Family Centered Care), potendo contare sulla presenza di tutte le competenze specifiche specialistiche e sul massimo della qualità delle cure e della sicurezza per i piccoli pazienti. Ciò significa centralizzare le attività in un contesto di continuità e specificità pediatrica: questo è il razionale dell’aver installato il sistema chirurgico robotico nell’ospedale pediatrico, garantire il massimo della qualità per i piccoli pazienti chirurgici. Non solo: la sperimentazione triennale svolta fino ad oggi ha dimostrato come l’attività di ricerca e di insegnamento permanente che si svolge nell’ambiente universitario e scientifico dell’ IRCCS universitario Gaslini potenzia e irradia nella comunità medica i benefici di questo approccio, che trovano ragion d’essere proprio in questa prospettiva strategica multidimensionale, in stretta integrazione con il sistema regionale ed in collaborazione con l’Accademia, le Società scientifiche e con chi sviluppa tecnologia del settore”.
L’acquisizione di questa strumentazione, resa possibile dalla disponibilità di fondi ministeriali, e la sua gestione, nell’ambito di un programma di innovazione e sviluppo regionale anche scientifico e didattico, si inserisce nel contesto della costituzione di un centro specifico di rilievo internazionale, sostenuto con uno specifico progetto dalle Fondazioni Gaslini e Querci. E rappresenta una scelta strategica fondamentale: diventare centro di riferimento per la formazione e la ricerca clinica nel campo della chirurgia robotica di alto livello e specializzazione.
“Vogliamo crescere per passare dalla laparoscopica/toracoscopia alla robotica – spiega il direttore sanitario Raffaele Spiazzi –, incrementando il numero di chirurghi esperti nella tecnica e sviluppare nuove competenze passando dalla chirurgia open complessa alla mini invasiva assistita dal robot, con l’estensione progressiva delle indicazioni all’utilizzo della tecnologia (chirurgia oncologica, toracica, malformativa digestiva, urologica, ORL transorale, ginecologica, neurochirurgica, vertebrale). Vogliamo incrementare, attraverso percorsi formativi mirati e grazie alla rapidità delle curve di apprendimento della tecnica robotica, il numero di professionisti con competenze specifiche in chirurgia mini-invasiva, potendo così offrire miglior chirurgia a più bambini all’interno e all’esterno dell’Istituto. Tutto questo nel rigore della ricerca che ci permette di dimostrare in modo metodologicamente e scientificamente fondato i risultati ottenuti, confrontandosi con i migliori centri in campo internazionale”.
Conclude Girolamo Mattioli, direttore della UOC Chirurgia Pediatrica del Gaslini e della Scuola di Specializzazione Universitaria, a cui è stato affidato il coordinamento del Centro di Chirurgia robotica pediatrica: “Acquisire il sistema Da Vinci significa poter lavorare con una tecnologia che migliora le prestazioni fisiche del chirurgo senza sostituirlo: non trattandosi di intelligenza artificiale, non esegue azioni da solo e non decide nulla. Il sistema, ‘semplicemente’, migliora le prestazioni fisiche del clinico, non fa azioni autonomamente ma, sempre sotto il diretto controllo del chirurgo, lo aiuta ‘fisicamente’ a cercare la perfezione dell’atto, riducendo tremori, migliorando la vista, evitando errori di precisione e di mira. Attraverso l’impiego della robotica, possiamo aumentare il ricorso alla chirurgia mini-invasiva e migliorare ulteriormente la qualità dei risultati, riducendo il traumatismo psico-fisico legato all’intervento (dolore, ospedalizzazione), con un aumento significativo della soddisfazione del piccolo paziente (minor trauma migliori risultati)”.
Redazione Nurse Times
Lascia un commento