“Se facessi un passo indietro farei l’infermiera, l’ho sempre pensato! Io sono laureata in psicologia e lettere, adoro gli ospedali, mi piace stare sempre accanto alle persone che hanno bisogno di cure o di una persona amica, guardo molte serie tv incentrate su sanità e medicina. Per me gli infermieri fanno un lavoro bellissimo, anche se difficile, pieno di responsabilità; sono i santi del futuro!!!” sono le parole di una donna di 56 ani, creatrice di allegria, che si meraviglia, nonostante tutto, della forza che ha per andare avanti e riesce a trasformare le cose brutte in comicità, un dono che ha quando le racconta col sorriso. Parliamo dell’attrice, conduttrice televisiva e cantante italiana Francesca Carmela Antonaci, nota con il nome d’arte di Gegia, che parla degli infermieri in un’intervista per Nurse Times.
“Di sicuro una persona laureata ha diritto ad un riconoscimento maggiore che non c’è ancora per l’infermiere; personalmente non sono a conoscenza delle differenze sulle competenze professionali tra diploma e laurea in infermieristica ma di sicuro posso dire che gli infermieri sono splendidi!”
“In passato – continua Gegia – sono stata sottoposta due volte ad un intervento dell’ernia del disco, mentre mio padre, l’amore della mia vita, ha avuto a che fare con la rottura dei due femori, lui era un medico ed era molto stimato all’ospedale di Galatina. Più il lavoro è umile , più è grandioso, stare tutti i giorni là dentro, ma chi lo farebbe? Chi vede la sofferenza tutti i giorni è da apprezzare: viva viva gli infermieri!”
Per lei, la risata è un dono come lo è anche per gli infermieri: a tal riguardo racconta la sua esperienza presso l’ospedale G. B. Grassi di Ostia, attraverso la Regione Lazio, dove ha realizzato dei corsi teatrali a scopo terapeutico e pedagogico per tutti i malati ed i loro parenti. Questo progetto ha avuto un enorme successo , anche gli infermieri partecipavano a questi corsi, attraverso un’interazione con diversi personaggi, diverse maschere teatrali: “Per questo progetto gli infermieri sono stati di grandissimo aiuto, riuscivo per quell’ora a trasformare un ospedale in un luogo pieno di allegria e sorrisi.”
A seguito dei vari problemi che stiamo vivendo a livello sanitario nazionale, la Antonaci esprime questa considerazione: “A 56 anni è giusto che inizi ad agire in prima persona e che mi batta per i gravi problemi che l’Italia sta affrontando, come la sanità e la scuola. Secondo me si potrebbero chiudere tantissime cose inutili in Italia, e quei fondi risparmiati investirli nella salute e nell’istruzione. Ma possibile che a questi politici non gli capiti mai nulla? Abbiamo avuto recentemente delle realtà come la morte delle cinque partorienti, abbiamo molta ignoranza in politica, non c’è abbastanza personale nei servizi di prima necessità. Stiamo assistendo a degli omicidi legalizzati! Ci sono tante persone che non avendo delle disponibilità economiche non possono permettersi le cure. Cari politici aprite gli occhi!!! Gli infermieri sono eroi del 2000 per quello che fanno, nonostante le varie difficoltà sia lavorative che economiche, e se un domani dovessi scendere in politica, in piazza, gli infermieri li vorrei accanto a me per migliorare la gestione di quella che è oggi la sanità.”
Savino Petruzzelli
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