Stando ai riscontri delle indagini, avviate nel 2017, i dipendenti si allontanavano spesso dal posto di lavoro per svolgere faccende private.
In 20 tra medici, infermieri e amministrativi, tutti dipendenti dell’Asl Caserta, sono indagati dalla Corte dei Conti per assenteismo. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbero andati in giro per faccende private mentre risultavano ufficialmente presenti in ospedali e uffici. Il danno erariale è stato quantificato in 200mila euro, comprensivo di presunto disservizio e danno di immagine all’Asl. Gli inviti a dedurre sono stati notificati dai carabinieri del Nas.
L’indagine ha preso il via nel 2017, quando il direttore generale dell’Asl segnalò alle forze dell’ordine le numerose anomalie nell’utilizzo del sistema gestionale delle presenze da parte di un dipendente degli uffici dell’Azienda. Forti discrepanze, con cadenza quasi quotidiana, risultavano infatti negli orari delle timbrature.
Dagli accertamenti dei militari, svolti durante l’estate e fino all’ottobre del 2018, emerse che le anomalie non riguardavano solo quel dipendente, ma anche altre 19 persone, che si allontanavano dal luogo per motivi personali, senza autorizzazione e senza “smarcare” il cartellino.
Ben 270 i casi di illecito allontanamento sottoposti all’autorità giudiziaria. Per un solo dipendente ne sono stati riscontrati addirittura 36 in appena 58 giorni di presenza attestata. In molti di questi casi il sospetto è che a timbrare gli ingressi e le uscite non fossero i dipendenti, bensì i loro famigliari.
Redazione Nurse Times
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