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Fsi-Cni. Schinco: via alla petizione. Aumento salariale, libera professione, infermiere di famiglia, lavoro usurante

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Fsi-Cni. Schinco: via alla petizione. Aumento salariale, libera professione, infermiere di famiglia, lavoro usurante
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Il segretario nazionale del Coordinamento Nazionale Infermieri (F.S.I.) Michele Schinco lancia su NurseTimes l’apertura della petizione, invitando tutti i lavoratori della sanità e la società civile a recarsi presso i gazebo per apporre la propria firma e chiedere alla politica una sanità più equa, solidale e rispondente ai bisogni di salute dei cittadini.

La raccolta firme sarà attiva fino a dicembre.

Il segretario Michele Schinco raggiunto dai nostri microfoni ci spiega i motivi di questa iniziativa che coinvolge anche gli infermieri “…l’obiettivo è sensibilizzare una classe politica che negli ultimi anni sta massacrando letteralmente i cittadini e soprattutto i lavoratori della sanità che purtroppo stanno pagando lo scotto di queste scelte scellerate”

La petizione raccoglie 10 punti, rivendicazioni “…che sono un pò il cavallo di battaglia della nostra federazione sul territorio nazionale. Abbiamo i primi 5 punti indirizzati ai cittadini…la raccolta firme sarà fatta sia nelle aziende sanitarie pubbliche, sia all’interno delle piazze principali su tutto il territorio. L’obiettivo è raccogliere 100 mila firme da poter consegnare a gennaio al parlamento…”

Infermiere di famiglia “…chiediamo l’attivazione dell’infermiere di famiglia e dare la possibilità all’infermiere professionista laureato…come per i medici di medicina generale e i pediatri, di poter lavorare in convenzione, andando a chiedere una modifica della legge 502“.

Schinco rilancia sui lavori usuranti “…oggi pensare un infermiere a 65 anni turnare con 78 notti l’anno per poter essere riconosciuto un lavoro usurante. Noi chiediamo l’abbattimento di questo numero, abbassandolo addirittura a 44 notti che sono il numero giusto per poter riconoscere come lavoro usurante anche a queste categorie”.

Attività libero professionale infermieristica.

Un altro tema scottante per la nostra categoria è il rapporto di esclusività.

Dare la possibilità così come viene data ai medici di poter espletare la libera professione fuori dall’orario di servizio. Su questa materia “ci siamo fatti promotore di un disegno di legge che è stato presentato al Parlamento e con questa petizione cercheremo di dar forza a queste rivendicazioni”.

“Siamo gli unici professionisti – continua Schinco –  che a tutt’oggi hanno un rapporto di esclusività a costo zero. Pertanto anche su questo chiediamo una modifica alla legge…dando la possibilità alle professioni sanitarie di poter scegliere, nel momento in cui accettano un lavoro, di poter agire in esclusività o meno. Il rapporto di esclusività con l’azienda significa anche riconoscere il giusto riconoscimento economico a livello contrattuale”

Adeguamento degli stipendi dopo ben 6 anni di blocco contrattuale. Gli ultimi dati Istat che parlano di una perdita del potere d’acquisto di ben 300 – 400 euro al mese, considerando anche la Sentenza della Consulta che obbligava il governo ad aprire i contratti, nella legge di stabilità invece si propongono “ridicoli aumenti dalle 7 agli 8 euro mensili lorde…noi chiediamo un incremento stipendiale minimo di 400 euro fino ad un massimo di 1500 euro, andando a rivisitare tutte le indennità che sono ferme al Regio decreto”.

NurseTimes e il sindacato Fsi-Cni invitano tutti i cittadini, tutti gli operatori sanitari a cercare i gazebo presenti in tutte le piazze italiane e nelle aziende sanitarie pubbliche e firmare questa petizione per dire basta a questi tagli lineari che mettono a rischio la salute pubblica dei cittadini e gli stessi operatori sanitari.

Massimo Randolfi

 

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