Gli infermieri in servizio hanno limitato i danni, utilizzando i propri telefonini.
“Ieri sera, poco dopo le 19:30 e per oltre mezz’ora, diversi cittadini che avevano chiamato il 112 per soccorso sanitario sono rimasti in attesa per diversi minuti, anche dieci o più, prima di poter chiedere aiuto all’operatore sanitario della SORES 118”. Così si legge in una nota stampa diffusa ieri da Costituzione32.
“Si è trattato dell’ennesimo blackout del sistema informativo e telefonico della SORES di Palmanova, che sarebbe rimasta isolata dal mondo se gli infermieri in servizio non avessero usato i loro telefonini privati. La O.S. Fials ha denunciato senza mezzi termini la vulnerabilità e l’insicurezza dimostrata dall’attuale sistema informatico in uso presso la Centrale di Palmanova, ribadendo la preoccupazione per il rischio a cui i cittadini vengono esposti”.
Di seguito la segnalazione del delegato sindacale Fials presso Egas:
“La presente per segnalare il grave episodio accaduto ieri sera 17.5.2018, alle ore 19:30 circa, quando si è verificato un black-out informatico di tutte le postazioni della SORES; il black-out si è manifestato con crash progressivo di tutti i posti operatore, preannunciato dalla comparsa sulle postazioni dal messaggio ‘FVG non risponde’. Si sono progressivamente spenti e/o bloccati sia il gestionale CUS che il pannello sinottico degli interventi in gestione e in attesa di essere gestiti.
Anche i POT si sono bloccati ed era impossibile ricevere le chiamate trasmesse dal NUE su coda viola, rossa, gialla, verde; era possibile ricevere, ma solo su 1 posto operatore, a qualche chiamata su linea bianca; risultava però impossibile effettuare chiamate in uscita.
Pertanto, per allertare telefonicamente le postazioni delle autoambulanze e/o raggiungerle sui cellulari di servizio, gli infermieri presenti hanno dovuto utilizzare i propri telefoni cellulari. Sono stati effettuati inizialmente diversi tentativi di riavvio delle postazioni, ma purtroppo senza esito; il sistema radio, fortunatamente, ha funzionato e le comunicazioni con i mezzi di soccorso sono state così garantite. Due infermieri si sono recati nella sala operativa NUE per ricevere le chiamate di competenza sanitaria, trasmettendole ai colleghi in sala operativa SORES, sempre utilizzando i propri telefoni cellulari.
Nuovamente, come verificatosi anche in occasione del grave blackout del 22.9.17, solo grazie alla grande competenza e professionalità, gli infermieri presenti sono riusciti a evitare il verificarsi di gravi incidenti. Il blocco si è protratto sino alle 20:15 circa, quando il sistema ha ripreso gradualmente a funzionare nuovamente; è stato comunque necessario effettuare un riavvio completo di tutte le postazioni.
Ciò non fa che confermare quanto già più volte segnalato (le segnalazioni complessive saranno probabilmente migliaia), con l’aggravante del tempo estremamente lungo in cui il blackout si è protratto e della tipologia di problema verificatosi. Riteniamo che quanto accaduto sia estremamente grave e che ormai sia necessario e non più procrastinabile risolvere urgentemente i problemi presenti.
Rinnoviamo nuovamente con forza la nostra preoccupazione per la vulnerabilità e l’insicurezza dimostrata dall’attuale sistema informatico in uso, che troppo spesso costringe gli operatori a svolgere la loro attività in condizioni estremamente critiche e con esposizione di responsabilità. Non ultima, in ordine di importanza, è la preoccupazione per il rischio a cui i cittadini vengono esposti ogniqualvolta si verificano eventi di tale gravità”.
Fonte: www.triesteprima.it
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