La prova preselettiva avrà luogo il 2 luglio a Udine. Candidati in arrivo da tutta Italia e anche dall’estero.
Il “concorsone” per l’arruolamento a tempo indeterminato di infermieri per le strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia segna i primi appuntamenti. Il 2 luglio, nei locali della Fiera di Udine, si daranno appuntamento poco meno di 10mila candidati per la prova preselettiva. Chi supererà il test, qualche giorno dopo affronterà la prova scritta.
BANDO – Il concorso era stato bandito il 12 dicembre scorso dal “vecchio” Egas (intanto trasformatesi in Arcs, Agenzia regionale di coordinamento perla salute) per l’arruolamento di 545 infermieri da destinare alle strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia. Il 10 gennaio si è chiuso il termine per la presentazione delle domande: agli uffici Arcs sono pervenute 9.630 richieste di partecipazione da tutta Italia. In questi mesi il personale dell’Agenzia ha valutato le istanze arrivate e ha messo in piedi la macchina organizzativa per la prova.
PRESELEZIONE – Come accade ormai di prassi per i concorsi banditi in sanità, è prevista una prima “scrematura” attraverso una prova preselettiva, fissata per il 2 luglio nei padiglioni della Fiera di Udine, a Torreano di Martignacco. Sono previsti due turni in una unica giornata: uno con inizio alle 8:30 e uno alle 14. Un’organizzazione complessa, quella delle prove, che deve tenere conto della partecipazione di tutti i candidati, anche se poi non tutti si presentano alla prova. La preselezione sarà composta da un test con domande a risposta multipla sulle materia delle prove concorsuali e/o su elementi di cultura generale. Servirà a selezionare 2mila candidati che saranno ammessi alla fase successiva.
ITER – II concorso prevede, per chi supera la preselezione, l’accesso alla prova scritta, già fissata per il 5 luglio alle 10, sempre alla Fiera di Udine. Per chi la supererà, un ulteriore passaggio è la prova pratica, nella stessa sede ma prevista all’inizio del mese di ottobre, e poi la prova orale che si svolgerà nelle sedi aziendali con un calendario giornaliero di candidati. L’obiettivo è arrivare entro fine anno a concorso concluso e a determinare una graduatoria da cui possano attingere le aziende sanitarie. Il numero dei posti messi a bando, infatti, è calcolato sulla base del fabbisogno che le singole aziende hanno segnalato all’ente organizzatore.
PROVENIENZE – Come ormai accaduto nei concorsi pubblici banditi negli anni scorsi, i candidati arrivano da tutta Italia e dall’estero. Il loro obiettivo è entrare in ruolo e poi, con lo strumento della mobilità, trasferirsi vicino casa. Per questo motivo si dichiara che gli enti sanitari che utilizzeranno la graduatoria avranno facoltà d’inserire nel contratto di lavoro una clausola che preveda un vincolo di almeno tre anni di permanenza in servizio effettivo dalla data di assunzione, prima di concedere eventuali nullaosta alla mobilità. Dal Friuli Venezia Giulia ci sono 923 candidati, ma la regione con maggiori iscritti è la Campania (2.047 candidati), seguita da Sicilia, 1.272), Lazio (1.215), Puglia (982), Calabria (456), Veneto (420), Toscana (417) e via via tutte le altre regioni italiane. Sono 48 gli infermieri dall’estero: 30 dal Regno Unito, 14 dalla Germania, 2 dalla Romania, 1 dalla Croazia e 1 dalla Repubblica d’Irlanda.
Redazione Nurse Times
Fonte: Messaggero Veneto
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